Michele Zina regala un immobile e un ettaro di bosco alla Fondazione Uspidalet dopo essere stato salvato dai medici

ALESSANDRIA- La sua preziosa donazione consentirà alla Fondazione Uspidalet, di proseguire nella sua attività principale: quella di dotare l’Ospedale Infantile di Alessandria, delle strumentazioni più all’avanguardia nella cura e nella diagnostica delle patologie dell’età pediatrica.

Il 24 ottobre alle 12 nella sede della Fondazione Uspidalet in via Venezia n.6 ad Alessandria, il presidente Bruno Lulani, conferirà la tessera di socio onorario al signor Michele Zina di Cassine, per ringraziarlo della preziosa donazione fatta nei mesi scorsi.

Michele Zina qualche anno fa, rimase ricoverato in ospedale per quaranta giorni, intubato e con il casco. Era stato colpito dal virus dell’aviaria. “Quando ne sono uscito, vivo ma ancora debilitato – racconta – ho subito pensato che dovessi fare qualche cosa per ringraziare quei medici della sanità pubblica, che mi avevano restituito la vita. E così ho deciso che per farlo, la mia donazione sarebbe andata alla Fondazione Uspidalet, che si occupa dei pazienti più piccoli, ossia il nostro futuro.”

Michele Zina ha deciso di fare una donazione in vita che consiste in un immobile situato a Cassine e in una frazione, di circa un ettaro, del Bosco delle Sorti, un’area naturale protetta della regione Piemonte nelle province di Alessandria e Asti, classificata come Sito di Importanza Regionale dal 2001.

“Ne abbiamo parlato io e mia moglie e siamo assolutamente d’accordo con questa scelta – ha precisato Zina – quando si riceve tanto, bisogna restituire alla comunità.”

“La donazione del signor Zina, ci riempie di orgoglio, perché non solo dà ancora più senso a ciò che la Fondazione Uspidalet ha fatto e fa in questi anni, ma ci dice che la strada che abbiamo sempre percorso, di un aiuto e sostegno alla sanità pubblica è la via giusta da seguire” ha replicato il presidente della Fondazione Uspidalet Bruno Lulani – anche per questo vogliamo iscrivere il signor Michele Zina, alla nostra Fondazione con la tessera di socio onorario.”