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Economia

Ex Ilva: presentato il piano di ripartenza degli impianti

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ROMA – Ripristinare le condizioni di normalità per quegli impianti che sono stati individuati, e raggiungere la stabilità e una gestione ordinata ed efficiente entro fine 2024, affinché l’azienda torni sicura per i lavoratori e poi attrattiva per i potenziali investitori.

Sono questi gli obiettivi principali del Piano di Ripartenza presentato oggi ai rappresentanti delle sigle sindacali dell’ex Ilva dal management di Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria, rappresentato dal Direttore Generale Giuseppe Cavalli e dal Direttore delle Risorse Umane Claudio Picucci.

Assenti al tavolo svoltosi nella sede di Confindustria, i tre commissari, ai quali i sindacati avevano chiesto qualcosa di più incisivo nelle linee guida di qualche settimana fa.

Confermata la ripartenza degli altiforni 1 e 2 di Taranto, fermi da mesi. Verranno riattivati una volta finiti i lavori di ripristino e le necessarie manutenzioni. Il piano presentato dall’azienda si articola in tre fasi: fase “cantiere”, fase a 1 altoforno con gestione ordinata e fase a 2 altoforni con gestione ordinata.

I pilastri su cui si basa il progetto di rilancio sono: il ripristino impianti individuati, con un intervento economico intorno ai 400 milioni di euro (80% a Taranto); la gestione di un piano di produzione che parte da 1,5 milioni di tonnellate/anno ed arriva dopo l’estate a 4 milioni di tonnellate/anno, con l’avvio del secondo altoforno a Taranto. Sempre a Taranto sarà attivo un treno di laminazione a caldo, mentre tutto il laminato a freddo andrà a Genova, raggiungendo dopo l’estate 450.000 Ton/anno e 600.000 ton/anno a Novi Ligure; l’organizzazione snella ed efficiente; la gestione equilibrata e solidale della forza lavoro, anche attraverso un programma specifico di miglioramento delle competenze e della professionalità dei lavoratori.

L’l’azienda ha inoltre individuato una serie di strumenti che verranno declinati dettagliatamente, con l’obiettivo di raggiungere un accordo formale con i sindacati entrò metà giugno.

Mettere in sicurezza gli impianti e mantenere attiva la produzione, avendo il sostegno dei principali clienti e fornitori, era per noi il passo preliminare. – ha dichiarato Giuseppe Cavalli, Direttore Generale di Acciaierie d’Italia in ASOra è necessario coinvolgere i lavoratori, dando loro visibilità dei prossimi passi, rendendoli partecipi del Piano di Ripartenza e trasmettendo loro e alle loro famiglie sicurezza e fiducia. Sarà proprio questo l’aspetto centrale che potrà essere apprezzato dai potenziali acquirenti”

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