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Liguria

Liguria, Confartigianato chiude anno in positivo. L’edilizia traina il settore.

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LIGURIA – Le micro e piccole imprese artigiane in Liguria chiudono il 2021 con il segno più.

Secondo gli ultimi dati Infocamere-Movimprese sulla demografia dell’artigianato, su un totale di 43.428 microimprese attive sul territorio regionale, nel 2021 si sono iscritte 2.949 nuove realtà, mentre 2.461 hanno chiuso i battenti: il saldo è positivo di 488 microimprese e il trend risale dell’1,1%, contro il -0,24% con cui si era chiuso il 2020.

Osservando i dati relativi ai principali settori artigiani, emerge che sono le costruzioni a trainare la ripresa del settore in Liguria: l’edilizia conta 21.311 microimprese e nel 2021 hanno aperto 1.708 nuove realtà, a fronte di 1.203 chiusure, per un saldo positivo di 505 unità (+2,3%).

In leggera sofferenza il manifatturiero, che perde 19 microimprese (contro le 64 del 2020), frutto di 342 nuove iscrizioni e 361 chiusure d’impresa. Su un totale di 6.869 microimprese attive, il calo è dello 0,27%.

“È evidente come i bonus fiscali legati all’edilizia abbiano dato slancio alle costruzioni – ha detto Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – L’edilizia ha inciso molto sul trend complessivo dell’artigianato ligure, che ha chiuso il 2021 con un valore migliore rispetto a quello nazionale. Un altro dato significativo è quello del manifatturiero, la cui curva, pur in calo, ha recuperato qualcosa rispetto all’anno precedente.

Qualche luce in fondo al tunnel, ma restiamo cauti nel valutare gli scenari di medio termine, considerando le perduranti incertezze legate all’andamento della pandemia e i forti rincari delle materie prime e dell’energia, che stanno minando le attività dei nostri artigiani”.

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