L’Università del Piemonte Orientale è tra i primi atenei italiani per la qualità della ricerca

A dire che la ricerca dell’Università del Piemonte orientale e ottima, è l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, che proprio nei giorni scorsi ha presentato nella capitale, un’indagine per fotografare la salute di tutte le istituzioni italiane.

E i numeri alti contano, perché se facciamo bene riceveremo anche più finanziamenti ordinari dedicati al settore. Un’università che funziona e che è attiva nella regione e nelle diverse città dove hanno sede le facoltà, non può che essere  sempre un motore di sviluppo e così è, anche per l’università del Piemonte  Orientale che in tutte le sue sedi  Novara, Vercelli e Alessandria riporta un risultato superiore alla media nazionale.

È settima per la qualità dei prodotti della ricerca e quinta nella “bontà del reclutamento, cioè la qualità dei prodotti presentati da professori”. Ottimi anche i risultati che riguardano la qualità dei prodotti di coloro che hanno conseguito il dottorato di ricerca, dove l’Upo è tredicesima in graduatoria nazionale su 61 atenei. Il risultato più importante arriva però dalla valutazione dei casi di studio relativi alla cosiddetta Terza Missione, che significa anche il rapporto che l’università ha con la società civile e con il tessuto imprenditoriale. Buoni anche il grado di efficacia del trasferimento tecnologico, le iniziative di Alta Formazione, le azioni che l’ateneo ha introdotto per promuovere al suo interno e nei confronti dei soggetti interessati, la cultura della sostenibilità.