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Cronaca

Acqui Terme, Lucchini chiede a Carosso ripristino della Acqui- Asti

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ACQUI TERME – Questa settimana, il sindaco Lorenzo Lucchini ha ricevuto, presso i locali della Protezione Civile e del Comando dei Carabinieri, il vice presidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso.

Foto: pagina Facebook Protezione Civile Acqui Terme

Il sindaco ha innanzitutto manifestato la sua soddisfazione nel notare in Carosso una certa condivisione di idee riguardo le regole che la città si è data e l’importanza di mantenerle: “Si deve essere assolutamente responsabili, poiché così com’è successo per l’alessandrino che un caso a Sale è riuscito a contaminare praticamente un’intera provincia, dobbiamo pensare a quanto sia pericoloso esporci nuovamente a questo rischio e a tutte le conseguenze che ne subiremmo senza la dovuta attenzione. – puntualizza il sindaco – Ci vuole equilibrio e rispetto delle piccole e grandi regole che ci siamo date e un po’ di buonsenso.”

Lucchini ha poi comunicato la richiesta fatta al vice presidente Carosso, così come in precedenza all’assessore Gabusi, di una possibile riapertura del tratto ferroviario Acqui-Asti nel più breve tempo possibile, poiché “la mancata possibilità di muoversi su questo asse ferroviario sta diventando molto impattante per il nostro territorio”.

Durante la visita alla sede della Protezione Civile, Carosso e il presidente Lorenzo Torielli hanno lanciato il progetto di musicoterapia “Costruiamo Armonia”, diretto da Diego Pangolino e rivolto ai volontari della Protezione Civile. Il progetto consiste nel tradurre in linguaggio sonoro esperienze ed emozioni attraversate da chi si prende cura dei cittadini acquesi, con l’obiettivo di valorizzare la reciprocità ed attivare al meglio volontari preparati a diffondere armonia.

Lucchini e Carosso hanno poi visitato l’associazione nazionale Carabinieri, che ha presentato un progetto partito due mesi fa tramite il quale sono state realizzate circa 4mila mascherine in stoffa lavabili che a breve verranno consegnate ai volontari della Protezione Civile per essere distribuite alla cittadinanza.

Per quanto riguarda la situazione a Villa Igea, la struttura per la prossima settimana sta programmando una strategia di uscita dalla fase di accoglienza di persone in degenza Covid, dimezzando il numero dei pazienti nella struttura.

Ad oggi, in città, i casi positivi al Covid-19 sono in totale 124. Sono 218 le persone in isolamento domiciliare obbligatorio o volontario, mentre le persone guarite sono 66.

I pazienti ricoverati attualmente per Covid-19 all’Ospedale “Mons. Galliano” sono 15, di cui una parte proveniente da altre strutture ospedaliere. 3 di loro sono ricoverati nel reparto di terapia intensiva, 12 nei restanti reparti. 14 sono i pazienti ricoverati nel reparto separato e isolato, con entrate e uscite indipendenti, dell’Rsa “Monsignor Capra”.

“C’è un po’ di nervosismo, perché ci sono persone che vorrebbero un’apertura maggiore e persone che la temono. – ha commentato il sindaco, dopo aver ironizzato sulla possibilità di visita ai congiunti, che sta portando ad un aumento del numero di persone in giro per la città – Quello che le istituzioni sono tenute a fare è cercare il miglior equilibrio possibile per garantire a tutti la sicurezza, sia dal punto di vista sanitario, sia dal punto di vista socio-economico”.

Per concludere, il sindaco ha voluto fare un chiarimento sull’utilizzo dell’autocertificazione, che al momento rimane obbligatoria: “Sono cambiati i motivi di comprovata necessità per cui è possibile spostarsi del proprio comune di residenza. Permane anche l’ordinanza dell’obbligo di mascherina negli spazi aperti, che sarà mantenuta finché non si registrerà un deciso abbassamento del numero dei contagi e quando non ci sarà più il rischio di incorrere in una nuova epidemia. Questo – conclude Lucchini – anche per scongiurare un nuovo lockdown, che sarebbe un vero dramma per la nostra economia”.

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