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Scuola e Università

“Lettera tra generazioni” al Saluzzo-Plana di Alessandria

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALL’ISTITUTO SALUZZO-PLANA DI ALESSANDRIA

Il 27 ottobre, noi alunni di VAM del Liceo musicale Saluzzo-Plana di Alessandria, insieme con la classe II dell’indirizzo Coreutico, abbiamo avuto il piacere di prendere parte a un incontro presso la sede della CIGL di Alessandria, organizzato dal Sindacato Pensionati, SPI Lega centro e dalla Camera del Lavoro, per mettere a confronto la percezione di noi ragazzi con quella degli anziani relativamente a questo particolare momento storico in cui abbiamo vissuto sospesi, a causa della pandemia da Covid-19.

“Lettere tra generazioni” è un progetto di dialogo e confronto fra memorie, sensazioni e ricordi che le generazioni dei nonni e dei nipoti si sono scambiati.

La nostra scuola ha aderito alla proposta fatta dallo SPI CGIL di Alessandria e coordinata da Claudia Grosso e Paola Giordano con la professoressa Chiara Pasetti. Ad aprile dello scorso anno abbiamo iniziato questo percorso che ha portato alla riflessione individuale e collettiva su esperienze, pensieri e sensazioni vissuti durante la pandemia e i lockdown; attraverso la produzione di testi, video, immagini e danza ci siamo raccontati. Abbiamo utilizzato linguaggi diversi per trasmettere le nostre esperienze, abbiamo lavorato su noi stessi e con noi stessi. Ci siamo ritrovati in gruppo ed è stato bello e liberatorio poter parlare di momenti difficili, al tempo stesso diversi e uguali per ognuno di noi.  Insieme con la professoressa Rossa e con il Professor Pesce, gli insegnanti e le insegnanti di danza e musica, che hanno coordinato la riflessione e la restituzione in parole, musica e danza delle nostre esperienze, abbiamo prodotto lettere e video multimediali che hanno avuto la possibilità di essere visti e ascoltati dai pensionati dello SPI.  La musica, la danza e la scrittura sono diventati i nostri rifugi principali per superare le difficoltà e per questo abbiamo deciso di condividerle durante la mattinata.

È stato molto commovente riscontrare un comune sentire tra la nostra sensibilità e quella degli anziani con cui per mesi siamo stati costretti a sospendere un contatto diretto. Ci siamo riavvicinati reduci da una esperienza che per sempre ha cambiato le nostre vite. Le loro lettere ci hanno toccato profondamente, per due ore siamo stati travolti da emozioni profonde che abbiamo condiviso insieme.

Ci hanno toccato i racconti, i testi e la lettera di una nonna al suo nipotino, nel quale ci siamo riconosciuti tutti.

Ad accrescere ancor più l’emozione sono stati i brani musicali proposti da alcuni di noi durante il dibattito, in particolare quello cantato in memoria di Jean, un nostro carissimo compagno di scuola che ci ha lasciato in questo anno di silenzi.

Speriamo di poter continuare questo dialogo e questo scambio, in fondo dietro le mascherine i sorrisi sono sempre la nostra arma migliore. Grazie nonni.

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