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Cronaca

Genova: obbligo di mascherina anche all’aperto in centro

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GENOVA – La seconda ondata di Covid-19 potrebbe avvenire in Europa entro gennaio 2021: lo indicano i modelli matematici pubblicati sulla rivista Scientific Reports da uno studio italo-francese in collaborazione con l’università danese dove si sottolinea come i tempi potranno essere diversi da Paese a Paese e dipenderanno dalla capacità di controllare l’infezione attraverso le misure di prevenzione, come il distanziamento sociale, l’uso della mascherina laddove si renda necessario, il controllo dei focolai e quello delle frontiere.

Regole che vanno rispettate e vissute con coscienza – ribadiscono le autorità competenti –, perché a nulla serve, per esempio, richiedere una giustificata motivazione per chi rientra dell’estero, se poi – come si è riscontrato – ad oggi al confine italo-francese di Ventimiglia non vengano effettuati controlli particolari ed il traffico sia regolare.

L’ultima richiesta, in ordine di tempo, da parte del ministro della Salute Roberto Speranza è l’estensione dell’obbligo di test anticovid a chi, dalla Francia, entra in Italia. Italia dove i casi di positivi sono tornati a salire: ieri 1.640 nuovi contagi contro i 1.392 del giorno prima, con vittime che sono altrettanto aumentate da 14 a 20.

Va detto che questi numeri sono molto lontani da quelli che stanno spaventando gran parte d’Europa, con la Spagna che ha registrato 241 decessi nelle ultime 24 ore e Madrid che ha chiesto l’intervento dell’esercito e con una Francia – soprattutto al sud, ma in proiezione, anche a Parigi – dove è “allarme rosso” e dove sono state messe in atto restrizioni su bar e ristoranti.

E mentre da oggi, a Roma, saranno distribuite le prime 400.000 dosi del vaccino antinfluenzale, a Genova il sindaco Marco Bucci ha reso obbligatoria la mascherina all’aperto in centro storico, 24 ore su 24. L’annuncio è stato dato insieme al presidente della Regione Giovanni Toti dopo i nuovi casi di covid tracciati a in città, 63 nelle ultime 24 ore. L’area comprende il porto antico, la stazione Principe, piazza Matteotti e via Ravasco. Dal provvedimento saranno esclusi i runner. Previste sanzioni fino alla chiusura dei locali del centro storico che non rispettano l’obbligo di mascherina tra i propri clienti.

“Il cluster del centro storico continua ad alimentare il ricovero di pazienti negli ospedali soprattutto verso il Galliera” ha commentato Toti, che – su un fronte differente – firmerà un’altra un’ordinanza: quella che consente l’ingresso fino a mille persone negli stadi per assistere alle partire di calcio. In Liguria sono due le anziane – una di 81 anni all’ospedale di Albenga e una di 98 in quello di Sarzana – morte per Covid, mentre in Piemonte l’ultimo bollettino di ieri ha segnalato 95 nuovi contagi e un decesso. Nelle scuole piemontesi, sono invece 26 gli slunni risultati positivi, dal 14 settembre, giorno del rientro tra i banchi di scuola. Ad oggi sono invece 785 gli studenti, gli insegnanti e gli operatori che hanno usufruito del servizio degli hotspot scolastici allestiti dalla Regione Piemonte per l’esecuzione immediata del tampone per la diagnosi del Coronavirus.

A riguardo è poi arrivata una precisazione da parte della Regione Liguria:

L’ambito geografico di applicazione delle misure disposte dall’ordinanza n. 63/2020 è da intendersi riferito esclusivamente al “centro storico” del Comune di Genova, il cui perimetro è delimitato dalle vie citate nell’ordinanza.

L’elenco delle vie è funzionale soltanto a circoscrivere e delimitare l’area geografica oggetto delle nuove misure: nelle medesime vie non trova applicazione l’ordinanza. Il perimetro è delimitato, lo ricordiamo, da via Marinai d’Italia, via Fanti d’Italia, via Andrea Doria, via Balbi, Piazza della Nunziata, via Paolo Emilio Bensa, largo Zecca, via Cairoli, piazza della Meridiana, via Garibaldi, Piazza delle Fontane Marose, via XXV Aprile, piazza Giacomo Matteotti, via Porta Soprana, via del Colle, via Eugenia Ravasco, via Madre di Dio, barriere doganali del Porto.

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