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Cronaca

Morto Silvio Berlusconi, il Consiglio Comunale di Alessandria si interrompe per 1 minuto di silenzio

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ALESSANDRIA- E’ morto Silvio Berlusconi. Nato nel 1936, il leader di Forza Italia si è spento alle ore 9.30 all’ospedale San Raffaele di Milano, dopo essere stato ricoverato il 9 giugno a causa di una leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva ormai da tempo. A causa del suo peggioramento, questa mattina i medici hanno chiamato la famiglia per dare l’ultimo saluto al Cavaliere. Per ricordare questo grande personaggio politico che ha segnato una vera e propria epoca nel nostro paese, anche il Consiglio Comunale di Alessandria, riunito da questa mattina, si è interrotto per un minuto di silenzio.

Silvio Berlusconi

Le condoglianze del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte per la scomparsa di Silvio Berlusconi

Oggi riconosciamo il giusto tributo a un Gigante dell’imprenditoria, dello sport e soprattutto della politica, che per trent’anni si è speso con tenacia, passione e generosità per costruire un’Italia più liberale, più moderna e con meno burocrazia. Ai famigliari di Silvio Berlusconi, agli eletti di Forza Italia, leali compagni di viaggio all’interno del centrodestra, e al nostro governatore Alberto Cirio vanno le nostre più sentite condoglianze” – sono le parole del presidente Alberto Preioni a nome di tutti i consiglieri regionali del gruppo Lega Salvini Piemonte.

Siamo vicini alla famiglia Berlusconi in questo triste momento. Il vuoto che lascia è immenso per ogni nostro elettore, eletto, dirigente, simpatizzante piemontese. – ha dichiarato in una nota il Coordinamento regionale di Forza Italia in Piemonte – Silvio ha saputo polarizzare la politica italiana per trent’anni, rivoluzionandola, rendendola più vicina ai cittadini, portando in cima all’agenda politica nazionale temi cari agli elettori ma che per anni erano rimasti al margine della competizione elettorale. Ha cambiato il nostro Paese, anche e soprattutto quello imprenditoriale, incarnando il miracolo italiano per tanti giovani: anche l’Italia poteva essere una piccola America. Ci mancherà la sua passione, il suo stacanovismo, la sua solarità, il suo orgoglio. Ora è nostro dovere morale non disperdere quanto fatto. Una eredità che ha pagato con anni di attacchi politici, giudiziari e mediatici insensati per un Paese democratico ma che lui ci ha insegnato ad affrontare come il prezzo da pagare per difendere la libertà in Italia. Siamo chiamati, ora che si chiude un’era, a riaprirne immediatamente una nuova rimboccandoci le maniche e portando avanti gli ideali popolari, liberali, atlantisti del Berlusconismo. Il lavoro di uno statista va valorizzato non con la memoria bensì con l’azione.

Ci lascia un grande imprenditore, un uomo che ha saputo costruire un impero sulla base della sua
intuizione e delle sua visione. Nel calcio, nello mondo dello spettacolo così come in politica. Una mente che ha creato e unito il centrodestra, tracciandone il percorso e guidandolo fino a raggiungere risultati
straordinari. Un percorso che ho avuto il piacere di condividere anche scendendo in campo in prima
persona e venendo eletto in Comune per ben due volte tra le file di Forza Italia e una volta nel PdL, prima di passare in Fratelli d’Italia
”, dichiara Stefano Balleari, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Liguria.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e la Giunta regionale esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Vicinanza alla famiglia da parte del governatore e degli assessori regionali.

‘Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare di più, imparare di più, fare di più e diventare di più, sei un leader” affermava il presidente americano John Quincy Adams. Per questo Silvio Berlusconi resterà nelle pagine di storia. – scrive il Coordinamento di Forza Italia a Torino – Pagine che verranno presto ripulite dall’immondizia degli attacchi personali montati ad arte dalla sinistra e dai suoi maggiordomi. Il sogno di un miracolo italiano, quello che in fin dei conti è stata tutta la sua vita, dell’uomo che si fa con le proprie forze, che vince le sfide e vinta una se ne pone immediatamente un’altra ancora più impossibile, sopravvivrà a lui. Sarà questa la grande eredità che lascerà alla classe politica presente e futura non solo di Forza Italia ma di tutto il Paese. Perchè come ha sempre detto Silvio ‘Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince”.

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