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Cronaca

Gian Paolo Coscia rieletto presidente di Unioncamere Piemonte

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PIEMONTE – Il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia, è stato confermato questo pomeriggio alla presidenza di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio.

il Presidente è stato eletto tra i Presidenti delle Camere di commercio del Piemonte dal Consiglio di Unioncamere Piemonte composto dai Presidenti e da quattro Membri di ciascuna Giunta delle Camere di commercio del Piemonte, su proposta della Giunta di Unioncamere Piemonte. Il Consiglio si è riunito nel pomeriggio di oggi, a Torino, presso il Grattacielo della Regione Piemonte.

Il Presidente Gian Paolo Coscia ha ringraziato per la fiducia rinnovata: “La responsabilità che avete voluto affidarmi nuovamente mi onora profondamente. Ringrazio il Consiglio e la Giunta per questo incarico, oltre che il Segretario generale e tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro finora svolto e per tutto l’impegno e la professionalità che impiegheranno per il prossimo triennio. Ci dedicheremo con dedizione ai temi strategici delle Camere di commercio: sviluppo delle infrastrutture, sia fisiche che immateriali, e sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite l’assistenza nell’ambito dell’innovazione, dell’ambiente e dell’internazionalizzazione”.

Secondo i dati riportati all’interno della prima edizione della pubblicazione “Le cifre chiave del Piemonte 2023” di Unioncamere Piemonte, presentati questa mattina presso il Grattacielo della Regione Piemonte, sono 4,2 milioni i residenti in Piemonte a fine 2022, circa 15mila unità in meno rispetto all’anno precedente.

La combinazione di un’alta speranza di vita e il perdurare di un regime di bassa fecondità contribuiscono da un lato al progressivo aumento degli anziani e dall’altro alla contrazione dei giovani, determinando uno sbilanciamento intergenerazionale particolarmente critico.

Oggi in Piemonte si contano, infatti, circa 220 anziani ogni 100 individui con meno di 15 anni e il tasso di dipendenza strutturale, che definisce il carico sociale ed economico della popolazione in età attiva, si attesta al 61,7%, evidenziando una condizione di profondo squilibrio.

Le tendenze demografiche in atto rappresentano una delle principali sfide per il futuro del mercato del lavoro piemontese. Istat stima che, nel 2042, la quota della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) scenderà al 55%, dal 62% attuale, mentre l’incidenza della popolazione in età non lavorativa (fino a 14 anni e over 65enni) salirà al 45%, dal 38% attuale.

Focalizzando, comunque, l’attenzione sui dati relativi al 2022, si segnala un generale miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro piemontese: il numero di occupati è cresciuto dell’1,0% rispetto al 2021 (1.785mila occupati), mentre le persone in cerca di occupazione sono scese a quota 124mila, l’11,2% in meno rispetto all’anno precedente. In questo contesto si registra un tasso di occupazione in crescita (66,3%, a fronte del 65,0% del 2021) e un tasso di disoccupazione in diminuzione (6,6%, dal 7,5% del 2021).

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