Nella mattinata odierna, mercoledì 18 dicembre, personale della Digos della Questura di Torino, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito, in collaborazione con gli omologhi uffici di Padova, Modena e Vicenza, n.14 misure cautelari nei riguardi degli storici leader di Askatasuna Giorgio ROSSETTO e Mattia MARZUOLI (entrambi “in carcere”) di n.2 fra i principali referenti dell’ala più oltranzista del movimento No-Tav, E.S. ed O.F. (rispettivamente Divieto di Dimora nei Comuni della Val Susa ed Obbligo di Presentazione alla P.G.), di n.7 noti militanti di Askatasuna, C.S., R.S., R.L., P.A., M.L., G.M. (Divieto di Dimora in provincia di Torino ovvero nei Comuni della Val Susa) e G.S. (Obbligo di Presentazionealla P.G.) nonché di n.3 esponenti antagonisti di Modena, G.M. del centro sociale Guernica, di Parma V. A. e di Vicenza, E.G. del centro sociale Bocciodromo (Divieto di Dimora in provincia di Torino), resisi responsabili dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento, travisamento, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Nel
medesimo contesto operativo – coordinato dalla Direzione Centrale della Polizia
di Prevenzione – sono state altresì eseguite dalla locale Digos n.16 perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria di Torino
nei riguardi anche di alcuni militanti di Askatasuna denunciati in stato di
libertà nel medesimo procedimento penale.
I fatti
risalgono allo scorso 27 luglio,
allorquando, nell’ambito della 4^ edizione
del “Festival dell’Alta Felicità” organizzato presso il presidio permanente
di Venaus, circa 3.000 partecipanti alla Kermesse
provenienti da diversi contesti territoriali, partiti da Venaus in corteo,
raggiungevano il Comune di Giaglione, percorrendo
il sentiero Gallo Romano (in violazione del provvedimento interdittivo
emesso dal Prefetto di Torino) fino alla
“cancellata metallica” preventivamentedislocata ad 1 km dall’area di
interesse strategico nazionale di Chiomonte.
Nella circostanza,
mentre un gruppo di facinorosi
utilizzando flessibili e lanciando pietre creava un varco nella struttura
metallica, circa 100 antagonisti travisati posizionatisi sulla parte alta della
montagna lanciavano grosse pietre all’indirizzo dei contingenti di Polizia che
si vedevano costretti ad utilizzare alcuni
lacrimogeni (nell’occorso rimaneva anche ferito un operatore della Digos),
ricompattandosi poi con gli altri nuclei delle forze dell’ordine dislocati nei
pressi di un’altra cancellata metallica predisposta
invece sul ponte del fiume Clareaa
circa 100 metri dal cantiere di Chiomonte.
Dopo poco, i
circa 3000 manifestanti, che nel frattempo erano riusciti a crearsi un varco e a ribaltare la cancellata predisposta sul
sentiero Gallo Romano, giungevano,
in parte al Ponte Clarea, ed in parte raggiungevano alcuni sentieri della
parte alta della montagna lanciando con delle fionde circa 50 bombecarta.
Contestualmente,
altri 300 manifestanti si posizionavano
nella parte bassa del fiume Clarea, nei pressi dei piloni dell’autostrada, cercando
di attraversare il fiume per raggiungere il perimetro del cantiere di Chiomonte,
mentre un altro gruppo di facinorosi, travisati, si avvicinava al cancello sul
ponte Clarea lanciando diverse pietre verso i contingenti dei Reparti Mobili
che facevano uso di lacrimogeni disperdendodefinitivamente i violenti.
Si fa infine presente che dall’attività investigativa della Digos è stato possibile evidenziare il particolare ruolo assunto dai leader di Askatasuna Giorgio Rossetto e Mattia Marzuoli che incitavano i facinorosi e coordinavano manifestamente tutte le condotte criminose, concorrendo altresì nella materiale esecuzione degli illeciti penali.