E’ ancora polemica sulla carne sintetica: per la Confederazione Italiana Agricoltori sarebbe un pericolo per le eccellenze agrozootecniche

ALESSANDRIA – Anche la Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Alessandria non resta indietro nel dibattitto, dichiarando che “la carne sintetica non corrisponde alla nostra idea di cibo”.

Nata per sostituire, almeno in parte, la tradizionale carne, quella sintetica è entrata subito a far parte di un grande dibattito, in cui la Confederazione Italiana Agricoltori della provincia di Alessandria dichiara: “Questo prodotto non corrisponde alla nostra idea di cibo che, invece, è radicata nella valorizzazione delle produzioni agricole e zootecniche Made in Italy, simbolo di alta qualità e identificative dei territori e delle tradizioni nazionali. La carne in vitro metterebbe in pericolo le eccellenze agrozootecniche italiane, fondamentali per la salvaguardia di biodiversità, razze autoctone e interi ecosistemi naturali, per fare spazio a prodotti artificiali che possono avere un impatto pesante sull’ambiente“.

Secondo Gian Piero Ameglio, responsabile del settore zootecnico Cia, nonché allevatore di Razza Piemontese, “gli allevatori sono detentori di un millenario patrimonio di esperienze e conoscenze che garantiscono l’eccellenza della carne, sia sul piano organolettico che su quello della salubrità. Oggi si trovano vittime di attacchi denigratori e interessati, sui quali è ingiusto tacere. Oltre a introdurre falsi sostituti nella dieta mediterranea, universalmente riconosciuta, con la carne coltivata in laboratorio c’è il rischio concreto che l’agricoltura sia ridimensionata con pesanti conseguenze sulle aree interne, fonte di economia per le comunità locali e motivo di sopravvivenza per molti territori a rischio di spopolamento. E non bisognerebbe nemmeno chiamarla ‘carne’”