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Cronaca

Delitto Valenza: convalidato arresto Venturelli, giovedì rosario Ambra

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Deve stare in carcere Michele Venturelli, il 46enne reo confesso dell’omicidio di Ambra Pregnolato, la maestra d’asilo poco più che 40enne di Valenza, morta sotto ai colpi di martello sferrati dall’ex orafo, dopo che lei gli aveva confessato di volere interrompere la loro relazione extraconiugale.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Un femminicidio che secondo il gip Stefano Tacchino, leggendo le carte del Pm Alessio Rinaldi che ha condotto l’interrogatorio di convalida, Venturelli avrebbe commesso volontariamente con crudeltà.

Nessun pentimento, nessun segno di disperazione, questo il parere del gip.

Ancora da stabilire il numero di martellate che l’omicida ha inferto alla vittima: durante l’udienza di convalida del fermo non l’ha detto, ma sarà l’autopsia, effettuata nella giornata di ieri, a mettere in luce l’efferatezza di quel gesto insano esploso venerdì mattina per un diniego.

Un altro elemento determinante sarà anche quello che porterà a capire il motivo per il quale Venturelli quella mattina aveva con se il martello da carpentiere e se basteranno le sue dichiarazioni sul fatto che gli serviva ogni tanto per aggiustare il cambio della bicicletta. Ma non solo: la premeditazione o il raptus corrono anche sul sottile filo della dinamica di estrazione dell’arma del delitto, che a dire dell’assassino era custodita all’interno dello zaino. Era aperto perché aveva già preso le chiavi, dice la difesa e questo spiegherebbe una motivazione improvvisa. No, lo ha estratto perché venerdì mattina era andato dalla Pregnolato per ucciderla è invece quello che pensa l’accusa.

Tutti elementi importanti che stabiliranno il capo d’imputazione e la linea da seguire per una futura condanna.

Il difensore di Venturelli, Luca Lamborizio sta valutando se richiedere una perizia psichiatrica che possa stabilire o meno se l’uomo era in grado di intendere e di volere mentre uccideva la maestra d’asilo. Forse potrebbe anche chiedere il giudizio abbreviato, per tentare lo sconto di un terzo della pena.

Al momento ancora nessuna conferma: quello che è certo è che Venturelli si trova in ospedale per avere tentato il suicidio, che dovrà essere sottoposto ad una serie di interventi chirurgici per avere riportato fratture al femore, alla colonna vertebrale e alle costole, che durante questo lungo iter continuerà ad essere piantonato giorno e notte e soprattutto che nel nostro paese si è consumato l’ennesimo, brutale e balordo femminicidio.

Il rosario di Ambra Pregnolato si terrà giovedì 30 gennaio alle 21 al Duomo di Valenza. Il funerale sarà venerdì alle 15.

Intanto, arriva il cordoglio dell’amministrazione comunale di Valenza:

“L’Amministrazione Comunale esprime il proprio cordoglio alla famiglia, ai colleghi, gli amici e alle persone vicine alla maestra Ambra Pregnolato, barbaramente uccisa nella sua abitazione venerdì 24 gennaio, nella nostra città.
Purtroppo non si tratta del primo caso di femminicidio che ferisce profondamente la comunità valenzana negli ultimi anni e sicuramente il ripetersi di questi atti perpetuati sulle donne impone una riflessione a tutti sul valore della vita e sul rispetto del prossimo, con una ferma condanna all’individualismo sempre più estremo che concentra le persone solo sul proprio vantaggio, senza spazio per le esigenze del prossimo, con una spregevole e perpetuata violenza sulle donne che il sindaco Gianluca Barbero e tutta l’Amministrazione invitano a contrastare e combattere fortemente. Purtroppo non va sottovalutato che questi drammatici eventi occorrono spesso tra le mura domestiche, che dovrebbero essere riparo dalle insidie della vita e non sono condotte da criminali seriali o particolari categorie di persone, ma da persone apparentemente come le altre.
Il sindaco Gianluca Barbero e l’Amministrazione Comunale ringraziano gli organi inquirenti nelle persone del Procuratore Capo di Alessandria, il PM dott. Rinaldi, i militari del Corpo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria, i militari della Stazione dei Carabinieri di Valenza, attenti e preziosi conoscitori delle dinamiche cittadine, il Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma e tutte le forze dell’ordine per la rapida risoluzione del caso.
L’Amministrazione comunale ha immediatamente fornito la massima disponibilità con tutti i mezzi a disposizione, con l’intervento straordinario del personale comunale e attraverso i servizi di AMV srl. Ciò a testimonianza, come in molti altri casi di cronaca passati, ma non dimenticati, della massima collaborazione del Comune con le forze dell’ordine; una sinergia di intenti e di azioni volti alla tutela dei cittadini valenzani.
Molte sono state le occasioni in cui attività malavitose sono state scoperte grazie a questa collaborazione e ciò è avvenuto anche grazie all’utilizzo di impianti di video-sorveglianza installati da questa Amministrazione Comunale per la prima volta e messe sempre a disposizione degli organi inquirenti al fine di facilitarne le indagini. Proprio in merito alla video-sorveglianza e al riferito non funzionamento della telecamera posta all’ingresso della via dove si è consumato l’omicidio, teniamo a precisare che la telecamera in oggetto è parte di una rete di telecamere in dotazione al Corpo di Polizia Municipale e che al momento del fatto risultava la sola non funzionante in città ed il cui intervento di ripristino era già stato richiesto dagli uffici preposti.
Il tempo, come in ogni cosa, farà il suo corso, ma l’invito alla cittadinanza è quello di contribuire attivamente al mantenimento del ricordo di chi purtroppo non c’è più, con il rispetto dovuto, la vicinanza alla famiglia e il buon senso, che in queste tristi occasioni fanno la differenza e caratterizzano una comunità matura e umana come Valenza è”.

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