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Cronaca

Terzo Valico: lavoratori oggi in presidio per autista morto

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ALESSANDRIA – Non si vede la svolta, in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro: nonostante il lieve calo, registrato nell’anno appena passato rispetto al 2018, la cosiddetta inversione di tendenza auspicata da più parti che dovrebbe, non certo annullare, ma quantomeno abbattere in misura significativa quella che ormai è diventata una vera e propria emergenza nazionale, non arriva.

Il servizio andato in onda nel nostro TG

Sconforto e rabbia da parte di chi, ogni giorno, rischia la propria esistenza sul posto di lavoro e che, come spesso accade quando si parla di infortuni, vede stravolgersi l’esistenza a causa di una serie di tasselli che non hanno dialogato tra loro, attraverso una corretta formazione ed un’applicazione ferrea delle normative legate appunto alla sicurezza.

L’ultimo caso ad Alessandria, dove è stato l’operaio di 52 anni Antonio De Falco ad aprire il 2020 in provincia con un conto tragico: è morto mentre lavorava all’interno della cava Clara e Buona al quartiere Cristo, dove vengono depositati i materiali di scavo del terzo valico. L’uomo, autista della ditta Germani, che ha una sede a Piacenza e un deposito a Rivalta, risiedeva a Novi Ligure. E mentre gli inquirenti stanno indagando per capire la dinamica dei fatti (la vittima sarebbe rimasta schiacciata, una volta scesa dal camion per scaricare, da un collega forse durante una retromarcia), i sindacati si uniscono al cordoglio della famiglia, ma rilanciano subito massima attenzione per questo lutto.

Dalle 14.30, davanti alla cava, è stato organizzato un presidio, all’interno di uno sciopero di 4 ore proclamato dalle tre sigle di settore Cgil-Cisl e Uil. <Insieme – annuncia Giancarlo Topino, segretario Filt Cgil – chiederemo un incontro alla Prefettura per chiedere alle istituzioni di fare la propria parte, in modo tangibile, affinchè questa piaga possa ridursi. Sono lutti inaccettabili: occorre intensificare i controlli – ha aggiunto Topino – e le procedure legate al rispetto della normativa antinfortunistica vigente>. Anche l’UGL (Unione Generale del Lavoro) ha espresso, in un lungo comunicato, il suo cordoglio alla famiglia dell’operaio deceduto. Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, riferendosi agli incidenti sul lavoro, ha dichiarato: <Siamo in presenza di una strage che dobbiamo a tutti i costi fermare>.

NOSTRO SERVIZIO NEL TG DELLE 12.30

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