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Territorio

L’hotel Regina di Acqui Terme potrebbe diventare un polo sanitario

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ACQUI TERME- Per la sua riapertura da tempo si stanno muovendo alcune associazioni cittadine e lo scorso anno era stata organizzata una raccolta firme

Foto profilo Facebook Hotel Regina

Riaprire il prossimo anno anche il Grand Hotel Nuove Terme, le piscine di zona Bagni, la Spa Lago delle Sorgenti e l’Hotel Regina: un obiettivo che l’amministrazione comunale di Acqui Terme si è posta dopo il buon esito delle trattative con la proprietà di Terme S.P.A. che ha salvato la stagione termale e l’economia della città grazie alla riattivazione dello stabilimento di via XX settembre.

Sull’hotel Regina però c’è un progetto ancora più ambizioso che coinvolge anche la Regione e l’Asl Alessandria in quanto la struttura potrebbe diventare polo sanitario termale; l’accordo con i vertici sanitari era stato annunciato durante il recente incontro tenutosi a Palazzo Levi alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’obiettivo perseguito sembrerebbe ora confermato da alcuni movimenti che sono stati notati nelle adiacenze dell’edificio a partire da un sopralluogo effettuato dal Sindaco Danilo Rapetti, dal direttore generale dell’Asl Al Luigi Vercellino con la presenza della proprietà nella persona di Alessandro Pater. Sarebbero stati effettuati anche lavori per la ripulitura delle vasche e dei giardini circostanti.

L’hotel Regina verrebbe quindi rilanciato alla grande. Per la sua riapertura da tempo si stanno muovendo alcune associazioni cittadine e lo scorso anno era stata organizzata una raccolta firme. L’associazione consumatori considera un segnale positivo il sopralluogo dell’Asl nella struttura ma continua a puntare anche sul rilancio delle altre realtà termali della città: “Chiediamo che alle promesse seguano fatti concreti” – ha dichiarato il Presidente dell’associazione Massimo Antonucci, impegnato ad approfondire la questione cessione delle terme da Finpiemonte a Finsystem. Una passaggio, secondo Antonucci, non ancora del tutto chiaro nel quale potrebbero esserci state responsabilità politiche. Nei giorni scorsi Antonucci ha inviato una lettera al Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ed al parlamentare alessandrino Riccardo Molinari per chiedere un approfondimento sulla vicenda. Destinatario della missiva anche il consigliere regionale Domenico Ravetti che potrebbe presiedere un’eventuale commissione d’inchiesta.

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