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Territorio

Benvenuta pioggia, il Po in 15 giorni prosciugato a metà per il caldo e le irrigazioni

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PIEMONTE- Non sappiamo cosa ci aspetta nelle prossime settimane

Foto di repertorio

L’andamento climatico è sempre meno prevedibile. Non si fa in tempo a dare il benvenuto alle piogge e alle temperature più basse che improvvisamente le previsioni annunciano che tornerà a dominare il gran caldo.

Negli ultimi mesi, l’alternarsi di lunghi periodi di siccità e poi improvvise lunghe e insistenti piogge durate almeno 45 giorni hanno restituito ai fiumi l’acqua necessaria a riportarli a livelli di normalità. Sono però bastati 15 giorni di irrigazioni necessarie all’agricoltura ed inoltre il ritorno dei cittadini ad un uso meno parsimonioso dell’acqua a causa del caldo improvviso, che il livello dei fiumi si è ridotto del 50% circa.

Tra l’altro la storia di quest’ultimo periodo dice che Alessandria in Piemonte ha segnato i record più alti nelle temperature e meno piogge che in tutto il Piemonte. Le temperature sono state più o meno come nello stesso periodo del 2022, quando per parecchio tempo sono rimaste intorno ai 40 gradi.

Non sappiamo cosa ci aspetta nelle prossime settimane, ma se tutto cambia in così pochi giorni, sarà necessario a questo punto dell’anno, ritornare ad occuparci del problema siccità, che per molti mesi era stato al centro di dibattiti e confronti su cosa fare per raccogliere e trattenere l’acqua che arriva sempre più raramente dal cielo. La conferma è data dal fatto che se solo negli ultimi 15 giorni si è consuma quasi la metà dell’acqua del Po, passato da 80 metri cubi a 35, vuol dire che resta l’esigenza di progettare e realizzare quegli invasi per l’agricoltura che dovranno trattenere l’acqua piovana.

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