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Politica

Novi Ligure, Dem e Movimento 5 Stelle: “Che fine ha fatto la tangenzialina?”

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NOVI LIGURE – I gruppi consigliari dei Democratici per Novi e del Movimento 5 Stelle hanno presentato una interpellanza al sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, e al presidente del consiglio comunale, Oscar Poletto, per avere risposte in merito allo stato di avanzamento del progetto della “tangenzialina”, in programma tra le opere compensative relative al passaggio del Terzo Valico finanziate da Rfi.

Tra le opere compensative relative al passaggio della linea di terzo valico nel nostro territorio, tra le più importanti vi sono quelle tesi a migliorare la permeabilità stradale. Opere finanziate da Rete ferroviaria italiana per un totale di 22 milioni di euro, tra cui spicca la realizzazione della tangenziale (sottopasso veicolare sul nuovo asse di collegamento con la SS35bis in comune di Pozzolo Formigaro). – si legge nella nota stampa a firma dei due gruppi consigliari – Un’opera di cui venne presentato il progetto di massima da parte di Rfi, in una conferenza stampa organizzata in comune a Novi Ligure nel gennaio del 2019. Progetto che prevede la sostituzione del sottopasso della linea ferroviaria Torino – Genova in località San Bovo con un cavalcaferrovia che si colleghi alle viabilità esistenti, e la riqualificazione della strada comunale Castelgazzo”.

L’intervento è sempre stato considerata strategico per lo sviluppo della Città, per la sua capacità di liberare il centro urbano dal traffico pesante – anche diretto verso il casello autostradale – e migliorare così la viabilità interna e la qualità della vita dei cittadini novesi anche dal punto di vista ambientale, e per il prevedibile sviluppo di nuovi insediamenti produttivi e logistici. – continua la nota – Sono passati oltre 3 anni da quell’annuncio. Ad oggi, non è ancora stato presentato il progetto definitivo al fine di iniziare la conferenza dei servizi e successivamente il bando di gara per la realizzazione dell’opera.
Da tempo il Consiglio Comunale non riceve alcuna informazione circa lo stato di fatto del progetto, che rischia di essere penalizzato anche dal considerevole aumento dei prezzi delle materie prime, che porterà a un inevitabile innalzamento dei costi di realizzazione di nuove infrastrutture”.

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