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Politica

Cirio: “Piemonte non è regione a rischio”

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PIEMONTE – Con un’intervista rilasciata oggi a “La Stampa”, il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio ha fatto il punto della situazione sulla riapertura delle attività nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. “La nostra non è una regione a rischio, noi abbiamo tutti i parametri a posto”, ha affermato,”oggi il famoso rapporto R con zero, risulta essere a quota 0,34, quindi decisamente al di sotto dei livelli di guardia. Se c’è uno slittamento di qualche giorno per alcune attività questo dipende solo dal fatto che da noi il contagio si è diffuso più tardi”. Cirio ha spiegato che sarà necessario “qualche giorno in più per riaprire bar e ristoranti per adeguarsi ai protocolli di sicurezza e dei mercati perché dobbiamo risistemare le piazze che li devono accogliere”.

Coronavirus Piemonte

“L’immagine di un Piemonte fermo perché malato è quanto di più fuorviante”, ha proseguito, “tanto è vero che allo stato attuale in tutto il Paese le tre regioni che il governo e il comitato tecnico scientifico considerano sorvegliate speciali sono Lombardia, Umbria e Molise. La nostra esigenza è quella di una ripartenza sostenibile ed è quello che gli operatori ci hanno chiesto, abbiamo voluto bilanciare la giusta cautela con la necessità della ripartenza e abbiamo trovato un giusto equilibrio tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Insomma: un’ottima mediazione tra la prudenza e l’economia, per una regione che vuole aprire tutto ma aprire per sempre”.

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