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Scuola e Università

Il ritorno a scuola al liceo Peano di Tortona

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TORTONA – La lettera del dirigente scolastico Maria Rita Marchesotti in vista della riapertura del liceo Peano.

Il rientro in classe richiederà nuove prassi e cambio di consuetudini con un obiettivo primario: essere a scuola, confrontarsi, riprendere rapporti e dialogo con insegnanti e compagni in sicurezza.

Al Liceo Peano il lavoro è stato intenso anche nei mesi estivi per adeguare la struttura al necessario distanziamento e alla nuova soluzione per la didattica: una via media che consentirà di riprendere le lezioni in presenza e in sicurezza.

Le linee guida ministeriali hanno lasciato molto spazio di scelta e molta responsabilità alla dirigenza dei singoli istituti, determinando soprattutto i protocolli di sicurezza e le regole per la gestione degli spazi.

Il 14 settembre si riapriranno le porte del Liceo dopo oltre 6 mesi con modalità inedite. Le classi prime e le classi quinte di tutti gli indirizzi saranno sempre in presenza: per favorire la socialità dei ragazzi che ancora non si conoscono e per garantire concentrazione sul lavoro a coloro che
affronteranno l’esame di stato.

Le classi seconde, terze e quarte di tutti gli indirizzi saranno in presenza soltanto a metà e a turni: gli altri ragazzi, collegati da casa, seguiranno le lezioni dell’insegnante in sincrono. Questa scelta consente agli studenti in presenza il doppio dello spazio normalmente a disposizione, garantisce il
distanziamento e il rispetto delle procedure di sicurezza. A supporto di queste nuove prassi didattiche, la struttura è stata potenziata nella strumentazione tecnologica.

Per garantire il distanziamento, inoltre, i ragazzi in presenza entreranno in tre scaglioni orari differenti dalle 7.45 alle 8.30 e da 3 ingressi diversi. Orari scaglionati anche per l’intervallo che si svolgerà in classe, sanificazione ripetuta dei bagni e degli spazi comuni, adeguata segnaletica per muoversi all’interno dell’edificio.

Durante i mesi di chiusura, il Liceo aveva avviato con tempestività la didattica a distanza, garantendo l’attività formativa con impegno e continuità. L’esperienza, l’unica possibile in una situazione di emergenza del tutto inedita, ha dato consapevolezza delle potenzialità ma anche dei limiti di una prassi esclusivamente virtuale. Dati di fatto a partire dai quali si è lavorato per la ripartenza: in classe, il più possibile, con i docenti e con i compagni.

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