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Religione

Anche Cremolino ha il suo presepe per le festività natalizie 2023

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CREMOLINO- “Il Santo Natale, con il suo Presepe che ci ricorda la nascita del nostro Salvatore, ci riporta con forza alle nostre radici cristiane che sono alla base dell’accoglienza e della pace per tutti gli uomini”.

Nell’anniversario degli 800 anni del primo presepe della storia, realizzato a Greccio da San Francesco, il paese di Cremolino – Luogo del Cuore e dell’Accoglienza – ha voluto presentare a tutti, abitanti e viaggiatori, il suo luminoso Presepe. “Abbiamo voluto riprendere la tradizione delle luminarie del passato, dove ad un telaio, un tempo di legno, con tante lampadine è stata sostituita una struttura più snella in ferro, con luci a led: la riproduzione della figura di un Presepe antico con i materiali dei nostri giorni”, questo il commento degli ottimi e infaticabili volontari Renzo Rapetti, Gianni Priarone e Gianni Icardi che hanno realizzato l’opera.

A partire dal tramonto, chi percorre la SP456 e attraversa il paese in direzione Acqui, in piazza S. Bernardino non può non restare colpito dalla luminosa raffigurazione della capanna di Betlemme al cui interno si vedono alloggiare i componenti della Sacra Famiglia.

“Da tempo pensavamo ad un messaggio che non fosse scontato e meno che mai consumistico, ma portasse tutti, ciascuno per proprio conto, ad una riflessione più attenta al mondo e agli avvenimenti tragici che ci circondano e che sembrano non avere fine. Il Santo Natale, con il suo Presepe che ci ricorda la nascita del nostro Salvatore, ci riporta con forza alle nostre radici cristiane che sono alla base dell’accoglienza e della pace per tutti gli uomini”, questo il commento del Sindaco Massimo Giacobbe, a cui fa eco la riflessione del consigliere Fausto Lodi “Il S.Natale che rivivremo e rievocheremo con maggior forza anche grazie al ricordo del primo presepe di San Francesco, non può non farci pensare agli sforzi di umiltà compiuti dal Santo al suo tempo per la pace. Il suo incontro e i suoi rapporti col Sultano, sono ancora oggi alla base del grande rispetto per i Francescani in quei lontani paesi. Oltre alle radici cristiane, probabilmente al nostro mondo manca anche un po’ di quella umiltà…“

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