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Eventi e manifestazioni

Anche Genova celebra il 78esimo anniversario della Liberazione con una serie di iniziative

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GENOVA- Tanti gli appuntamenti in programma

Foto di repertorio

Anche il capoluogo ligure è pronto per celebrare il 78esimo Anniversario della Liberazione con una serie di iniziative che hanno avuto inizio già dalle prime ore del mattino.

Dopo la Santa Messa al campo dei Caduti Partigiani, iniziata alle ore 8.50, alle 10 ci sarà il raduno in piazza della Vittoria, da dove, alle 10.15, un corteo accompagnato da esecuzioni della Filarmonica Sestrese partirà per raggiungere, alle 10.30, il ponte Monumentale: qui verranno deposte corone al sacrario dei caduti partigiani e si terrà la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche.

Il corteo arriverà poi in largo Pertini per deporre altre corone e infine raggiungerà piazza Matteotti dove, alle 11.15, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti porteranno i loro saluti. L’orazione commemorativa sarà tenuta da Francesco Cozzi, già procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Genova.

Celebriamo la Festa della Libertà, la data in cui l’Italia ha riacquistato la sua libertà nel 1945. – ha scritto in una nota il presidente Toti – Lo sarà davvero quando ci libereremo anche delle ipocrisie che circondano da sempre questo giorno. La prima: durante la guerra ci furono vittime da entrambe le parti. Pietà per tutti, ma gratitudine e onore a coloro che combatterono dalla parte della democrazia e dei diritti. Grazie a loro oggi siamo cittadini e non sudditi. La seconda ipocrisia: questa non è la festa di una parte, ma la festa di tutti coloro che credono nella libertà. – ha continuato – È il giorno in cui si celebra il sacrificio non di chi combatteva per le proprie idee, ma per fare in modo che anche le idee diverse dalle sue potessero essere espresse liberamente. Quando tutto questo diventerà patrimonio comune di memoria e di futuro, allora la nostra Repubblica avrà fatto un altro passo avanti. Viva il 25 aprile

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