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Cronaca

Genova: antisemitismo e negazione della Shoah su social e blog, indagate due persone

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GENOVA – La Digos di Genova ha eseguito perquisizioni personali, locali ed informatiche nei confronti di un genovese di 26 anni e di un 59enne residente nell’astigiano, autori dei reati di apologia e incitazione alla discriminazione e alla violenza razziale, etnica, religiosa fondata in tutto o in parte sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave sull’apologia della Shoah.

Foto di repertorio

Nelle prime ore di ieri mattina, la Digos di Genova, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e con la collaborazione della Digos di Asti, ha dato esecuzione a due perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo – nei confronti di E.P.- genovese di 26 anni, corriere, e C.G., torinese 59 enne residente in provincia di Asti, piccolo artigiano.

I due si sono resi responsabili della pubblicazione su fonti aperte di documentazione propagandistica di ideologie antisemite fondate sulla negazione della Shoah, utilizzando diversi account Facebook con username antisemiti, blog personali e account Vkontakte.

La perquisizione ha dato esito positivo e oltre al sequestro degli account utilizzati dagli indagati, sono stati sequestrati i device in loro uso per la successiva analisi.

L’indagine ha tratto spunto dall’attività di web monitoring dei profili di estrema destra attivi sui social, da cui è emersa l’esistenza di una cerchia di soggetti che davano vita ad una martellante propaganda antisemita basata sull’idea negazionista secondo cui l’olocausto sarebbe stata un’invenzione elaborata dagli ebrei e tesa alla propria vittimizzazione per manipolare l’opinione pubblica.

A supporto di questo veniva pubblicato dagli indagati copioso materiale pseudoscientifico fondato sulle teorie dei più noti negazionisti europei, tra cui Robert Faurisson, e frequenti i riferimenti ai “Protocolli dei savi di Sion”, documento molto diffuso negli ambienti antisemiti di tutto il mondo.

Inoltre, uno dei due indagati è stato chiamato in diretta dai conduttori di una nota trasmissione radiofonica, e in quel contesto ha confermato apertamente di essere nazista, elogiando, altresì, l’operato politico di Adolf Hitler. Le sue tesi venivano  ampiamente esposte in un blog “lavvocatodeldiavolo.biz”, dove egli sosteneva  come ormai sia “ampiamente dimostrato” che l’ olocausto “sia un’ invenzione ebraica”, creata da quella che lui definisce “una setta rancorosa di criminali e assassini odiata e cacciata da tutti i popoli della storia a causa del loro vizietto di praticare l’ usura, accoppiarsi con bambine di tre anni, (come da Loro Sacre Scritture) e di praticare rituali sacrifici umani e soprattutto di predicare precetti di una falsa religione che assegnerebbe loro il ruolo di popolo eletto da Dio che deve schiavizzare gli altri popoli” che ha “violentato la religione inventandosene una per coprire i loro crimini, violentato la Storia inventandosi olocausti e camere a gas mai esistite e oggi violentando la geografia, pretendendo di partecipare a ogni competizione sportiva come “Europei”.

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