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Cronaca

Carcere Torino, 38esima gravissima aggressione e 39esimo agente ferito nell’anno 2023

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TORINO- La denuncia di OSAPP e del SAPPE

Foto di repertorio

Alle ore 20.00 circa di ieri, martedì 7 novembre, al Padiglione B del carcere di Torino, un detenuto straniero, senza apparente motivo ha sferrato un violento schiaffo al volto dell’agente di servizio facendolo rovinare bruscamente a terra. L’uomo è stato immediatamente accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino per le cure del caso dove gli è stato applicato busto ortopedico per frattura amielica e 90 giorni di prognosi.

Il detenuto si è più volte reso protagonista di grave danneggiamento alle celle. Leo Beneduci Segretario Generale dell’OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria – segnala da tempo le numerosissime aggressioni e la preoccupante e drammatica situazione del sovraffollamento della Casa Circondariale di Torino. Infatti, a fronte di una capienza stabilita di 1023 detenuti, ad oggi, sono presenti numero 1369 detenuti. In sostanza, il sovraffollamento si concretizza nel 33,82%. La carenza di spazi, dovuta al grave sovraffollamento sta determinando una grave e preoccupante situazione interna nonostante l’impegno e lo sforzo di tutto il personale di polizia penitenziaria che da mesi è chiamato a svolgere carichi di lavoro esorbitanti e che allo stato non ha registrato sosta alcuna.

Il vertice dell’amministrazione regionale sembra non considerare una tale grave situazione di sovraffollamento tanto che all’interno dell’istituto è imperante la confusione. – dichiarano i coordinatori di OSAPP – Nemmeno i pool di grandi esperti costituiti per arginare le aggressioni hanno apportato sostanziali miglioramenti nella gestione di simili eventi critici come pure i fallimentari modelli operativi.

Vicente Santilli, Segretario regionale per il Piemonte del SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha affermato: “La violenza da parte di detenuti aggressivi è in costante aumento, al punto da diventare un’emergenza sociale in ambito carcerario. L’inspiegabile passività dell’amministrazione sta generando un diffuso stato di malessere tra il personale del Piemonte, ormai stanco di continuare a subire atti delinquenziali che mettono a repentaglio la loro vita”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà al poliziotto ferito a Torino e torna “a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità del carcere di Torino e dei penitenziari piemontesi che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione. In Piemonte le carceri reggono solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sottorganico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione Penitenziaria!”, conclude il segretario generale del SAPPE.

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