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Alessandria

Protesta detenuto al carcere Don Soria: parla il segretario regionale dell’Osapp

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ALESSANDRIA – Le considerazioni del segretario regionale OSAPP, Pino Cataldo, a seguito dell’episodio che si è verificato nella giornata di ieri, venerdì 15 settembre, presso la casa circondariale di Alessandria “Cantiello e Gaeta”.

Foto di repertorio

La protesta posta in essere nella giornata di ieri è solo una delle tante che quotidianamente la Polizia Penitenziaria si trova ad affrontare all’interno degli Istituti, con la semplice differenza che questa è stata portata all’esterno del muro di cinta. – spiega Cataldo – Non più tardi di una settimana fa ci si è trovati a negoziare ore ed ore, prima presso la sezione circondariale e qualche giorno dopo presso la sezione Reclusione, con detenuti che forti del buonismo che li circonda diventano sempre più pretenziosi, minacciando i gesti più disparati dalle minacce con olio bollente, all’uso delle lamette o armandosi delle armi rudimentali che di volta in volta si procurano, come ad esempio le gambe in legno dei tavoli o le bombolette di gas.

“Quella di oggi, per chi guardava dall’esterno, può sembrare un fatto eclatante ed eccezionale mentre per noi Poliziotti Penitenziari è oramai la normalità e l’unica arma in dotazione agli stessi poliziotti che si trovano ad affrontare di volta in volta l’evento critico, è la comunicazione, la mediazione la parola. – conclude Cataldo – La cosa che più preoccupa è che oramai le proteste poste in essere avvengono per i motivi più futili, forti della gogna mediatica a cui è sottoposta la Polizia Penitenziaria che i media disegnano come aguzzini”.

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