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Turismo e Ambiente

Anche la città di Alessandria adotta le misure antismog del Bacino Padano

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ALESSANDRIA – Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità 9 persone su 10, in Europa, sono esposte a livelli di inquinamento atmosferico troppo alti.

Ormai da troppo tempo – si sa – le nostre azioni quotidiane, anche le più semplici e scontate, hanno un notevole impatto sull’ambiente in cui viviamo. Andare a lavoro o tornare a casa e riscaldarsi dopo una giornata di pioggia sono attività che, moltiplicate per tutti i miliardi di persone che ogni giorno le eseguono, hanno effetti a dir poco disastrosi sulla qualità dell’aria e sulla salute dell’ecosistema.

Quello dell’inquinamento atmosferico è un problema annoso, che necessita appunto di una svolta in termini di abitudini e di utilizzo delle energie rinnovabili: l’inquinamento atmosferico è provocato dal traffico e dallo smog, ma anche dalle caldaie a gasolio e, nell’ultimo rapporto di Legambiente, anche Alessandria rientra tra le città fuorilegge per aver superato il limite previsto per le polveri sottili, ossia la soglia dei 35 giorni nell’anno con una media superiore ai 50 microgrammi al metro cubo. Il fatto poi che non piova (e il surriscaldamento globale è un altro fattore che deve preoccupare e far correre ai ripari i potenti del mondo), non aiuta il capoluogo di provincia a respirare aria migliore.

Di conseguenza, palazzo Rosso ha deciso di aderire al protocollo di misure antismog concordate e decise a livello di bacino padano dalle Regioni con il Ministero dell’Ambiente ed in vigore dal 15 settembre, con l’introduzione – già dallo scorso 30 luglio – del cosiddetto sistema MOVE-IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti, che prevede l’adesione volontaria al sistema da parte dei cittadini: il proprietario di un veicolo, rientrante nei limiti alla circolazione con Move-In, potrà infatti circolare senza blocchi orari o giornalieri, ma – attraverso una scatola nera – rispettando solo un tetto massimo di percorrenza chilometrica annuale calcolato in base alla tipologia e alla classe ambientale del veicolo.

Le limitazioni strutturali valide tutto l’anno riguardano invece il divieto di circolazione h24, tutti i giorni (festivi compresi) dei veicoli adibiti al trasporto di persone e dei veicoli adibiti al trasporto merci con omologazione inferiore o uguale a Euro2 per i veicoli alimentati a benzina e diesel, con omologazione inferiore o uguale a Euro 1 per i veicoli alimentati a GPL e metano.

Fino al prossimo 15 aprile, si aggiungono poi il divieto di circolazione dalle 8.30 alle 18.30 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dei veicoli diesel Euro3 ed Euro4, adibiti al trasporto persone e merci e lo stop, h24, tutti i giorni (festivi compresi) di tutti i ciclomotori e i motocicli adibiti al trasporto di persone o merci con omologazione inferiore o uguale a Euro1. Confermati i livelli di allerta: ARANCIO, in caso di previsione del superamento per tre giorni consecutivi, del PM10, superiori  di 50 mcg/mc – con relativi blocchi – e livello ROSSO con superamento per tre giorni consecutivi, delle polveri sottili superiori  di 75 mcg/mc con ulteriori blocchi.

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