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Sanità

Valle – Rossi – Ravetti (PD): “Assunzioni in sanità – parte terza: prosegue il trend negativo” 

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PIEMONTE- “Da Cirio e Icardi solo 5 anni di annunci”

Foto di repertorio

Il Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, nell’ultima conferenza stampa della legislatura, ha presentato il terzo aggiornamento (il primo risaliva al luglio 2022, il secondo al marzo del 2023) dell’analisi dei dati riguardanti assunzioni e cessazioni del personale nelle Asl del Piemonte. Anche l’ultimo rilevamento evidenzia che il trend continua ad essere negativo ormai dal 2020. In particolare preoccupa il calo del personale a tempo indeterminato: nel 2023 il saldo è negativo per 114 medici, 61 infermieri, 38 tecnici. Le situazioni più critiche risultano all’AOU di Novara -36 medici, all’ASL Torino -55 infermieri e -26 OSS, all’AOU Città della Salute -17 tecnici. Entrando nel dettaglio dei dati, si rileva quanto segue:

–          Medici: -772 nei 5 anni (2019: -12 2020: – 304; 2021: – 304; 2022: – 218; 2023: – 114)

–          Infermieri: -743 nei 5 anni (2019: +194; 2020: +219; 2021: – 694; 2022: – 401; 2023: – 61)

–          Oos: +296 nei 5 anni (2019: +336; 2020: -177; 2021: -+102; 2022: – 90; 2023: -+ 95)

“I nostri operatori sanitari erano gli “angeli” del Covid, ma evidentemente il Piemonte non dev’essere un paradiso. A dirlo sono i numeri delle assunzioni. Anche quest’anno, infatti, esattamente come accaduto nel 2020, ‘21 e ‘22, nella sanità regionale si è assunto meno personale a tempo indeterminato rispetto al numero delle dimissioni di coloro che hanno lasciato il posto o per ragioni di pensionamento o di trasferimento. Certamente riconosciamo che c’è stato un miglioramento rispetto all’anno passato, e se si sommano anche i tempi determinati il saldo risulta positivo, seppur di poco. Ma questo miglioramento resta comunque ben lontano dagli obiettivi indicati da Cirio, ovvero le duemila assunzioni in più promesse sul 2023, a cui si devono sommare le altre mille promesse nel 2022. Non si sono verificate né le une né le altre. Insomma, sono le cifre forniteci dalle Asl e dalle Aso a dimostrare che le promesse di Cirio non sono state mantenute e che ha preso in giro i sindacati. In un contesto del genere qualunque discorso sulla riduzione dei tempi di attesa è irrealistico. Altre Regioni si sono attivate, ad esempio la Lombardia sta bloccando i “gettonisti”, Bertolaso va in Ecuador e Nicaragua per ottenere 500 infermieri, la Calabria lo ha già fatto con Cuba. Da Icardi, invece, nulla di tutto ciò” – afferma il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

“Ancora una volta la realtà smentisce gli annunci di Cirio. Il segno meno davanti al numero di assunzioni a tempo indeterminato del 2023 è il sintomo della precarietà del nostro sistema sanitario” commenta il vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale Domenico Rossi.

“Annunci e provvedimenti tampone non possono più nascondere il fallimento di Cirio e dell’assessore Icardi. C’è solo un modo per affrontare questa criticità come continuiamo a chiedere dall’inizio della legislatura: un piano straordinario di assunzioni che non è mai stato predisposto” spiega Rossi.

“Occorre, infatti, consentire al personale di operare in condizioni migliori, avere carichi di lavoro sopportabili, semplicemente di andare in ferie senza mandare in tilt il sistema. Non solo, le tipologie di contratti offerti devono rappresentare un incentivo per attirare professionisti: in tal senso l’incremento dei contratti precari non è rassicurante se non è accompagnato da una capacità di programmazione, nei fatti assente in questa legislatura, che preveda una conversione in assunzioni stabili” prosegue il consigliere Dem.

“Un organico adeguato – sottolinea Rossi – consentirebbe, inoltre, di recuperare visite e prestazioni riducendo così le liste d’attesa che mettono a rischio la salute dei piemontesi costretti a rivolgersi al privato per accedere alle cure con tempi consoni. Un percorso accessibile solo a chi ha possibilità economiche”.

“Abbiamo voluto chiudere questa legislatura con un focus sulla sanità, un tema sul quale ci siamo impegnati in questi 5 anni, chiedendo, ripetutamente, investimenti in questo settore di importanza per i cittadini che avrebbe dovuto essere ripensato e potenziato. Purtroppo siamo rimasti inascoltati. Ci troviamo di fronte a una situazione critica, ormai sotto gli occhi di tutti: liste d’attesa infinite, carenze di servizi, personale limitato e spesso allo stremo a causa dei carichi di lavoro insostenibili. Sarebbe servita una programmazione delle assunzioni che consentisse di coprire, tempestivamente, i posti vacanti. La sanità si fonda sulla qualità del personale e su coloro che vengono inseriti nei diversi settori. Abbiamo provato a correggere la linea del centrodestra indirizzata verso una sempre maggiore privatizzazione del servizio sanitario. Siamo rimasti inascoltati e tutti i dati fotografano una realtà inadeguata ai bisogni di salute della popolazione. Si poteva fare di più e meglio” conclude il Vicepresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

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