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Politica

Novi Ligure: sostituito il ragioniere capo del Comune. I dem: “Scelta politica, vogliono avere mani libere”

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“La sostituzione di Roberto Moro è dettata da ragioni puramente politiche. La giunta vuole avere le mani libere perché è un professionista serio che dice ciò che pensa”.

Questo l’attacco lanciato dal centro-sinistra novese a pochi giorni dall’importante cambio al vertice definito nell’ambito degli incarichi dirigenziali in Comune. L’ormai ex ragioniere capo è stato infatti trasferito ad altro ruolo, come indicato dalla determinata pubblicata sull’albo pretorio. Andrà a occuparsi del 5° settore (Servizi sociali, Cultura, Servizi educativi) e del 6° settore (Patrimonio – Provveditorato, Economato).

Lui stesso ha voluto inviare al presidente del consiglio comunale e a tutti i consiglieri una lettera di ringraziamento a colleghi e amministratori prima di avviarsi “con entusiasmo” verso il nuovo incarico. Moro lascia così dopo quasi 13 anni, per volontà dell’amministrazione, la direzione dei servizi finanziari dell’ente. Al suo posto, a dirigere gli uffici che si occupano di bilancio e tributi, è stata scelta Barbara Lorenza Monocchio, vicesegretario comunale part-time.

“È chiaro che la sua sostituzione, peraltro con una persona che ha un contratto da 10 ore settimanali e che non dovrà occuparsi solo del bilancio, ci risulta sospetta. Soprattutto a ridosso dell’approvazione di un bilancio molto delicato – proseguono i democratici -. In questi anni, Moro ha svolto un lavoro impeccabile e di lui abbiamo grande stima”.

Il documento firmato dal sindaco spiega come sia stata “ritenuta opportuna tale urgente modifica in quanto l’attuale distribuzione delle deleghe dirigenziali non appare idonea al perseguimento dell’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, che si concretizza anche attraverso il rispetto dei termini di legge con particolare riferimento a quelli inerenti agli atti programmatori fondamentali”.

Una spiegazione contorta che è possibile leggere come un’accusa nei suoi confronti per il ritardo dell’approvazione di documenti fondamentali, tra cui lo stesso bilancio di previsione il cui via libera dovrà arrivare entro il 30 giugno in base ai limiti imposti dalla legge.

I rapporti tra Moro e parte della giunta non sono mai stati idilliaci. Basti pensare alle accuse dirette a lui rivolte dall’ex assessore al Bilancio quando non diede parere favorevole alla delibera sul salvataggio del Cit (Consorzio Intercomunale Trasporti) al pari del segretario comunale Pier Giorgio Cabella e dei revisori dei conti.

Nessun trasferimento, invece, per il comandante della Polizia Municipale Armando Caruso, il cui avvicendamento era stato ipotizzato alcuni mesi fa da una parte del centro-destra locale.

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