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Politica

Conferenza stampa Draghi: “Scuola fondamentale per democrazia, va protetta”

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ROMA – Draghi in conferenza stampa chiarisce i punti dell’ultimo decreto anti-Covid adottato dal Governo.

Le ultime disposizioni governative tengono conto dei dati epidemiologici. I ministri della Salute Speranza e dell’Istruzione Bianchi e il coordinatore del Cts Locatelli sono intervenuti a ribadire che l’ultimo decreto nasce dall’unità di visione delle parti interessate.

Foto: European Union 2011 PE-EP/Pietro Naj-Olea

Draghi ha ribadito che quest’anno va affrontato con realismo, prudenza, ma soprattutto fiducia e appunto unità.

Inoltre la decisione importante di far ripartire le scuole nasce dal fatto che “la scuola è fondamentale per la democrazia” e pertanto “va tutelata, protetta, non abbandonata”.

Verosimilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad ma Draghi afferma che “quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza”.

Il presidente del consiglio invita a riflettere sul fatto che il messaggio veicolato ai ragazzi con l’imposizione della Dad sarebbe sbagliato dato che si è scelto di non chiudere le attività sportive e ricreative.

Gran parte dei problemi che ha dovuto affrontare il Governo nasce dalla presenza di non vaccinati. Con quest’affermazione Draghi rinnova l’invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo e di aderire quanto prima alla terza dose.

Il Governo italiano è stato “tra i primi ad adottare l’obbligo di vaccino per tutta una serie di categorie”. L’attuale situazione pandemica sta mettendo in forte pressione gli ospedali.

L’obbligo vaccinale (comunque limitato su una categoria di persone ed esteso sino al 15 giugno) nasce dai dati che essenzialmente “ci dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi” e dal dato che le terapie intensive sono occupate per i due terzi dai non vaccinati.

L’opzione lockdown non è auspicabile perché l’intento del Govero è quello di “minimizzare gli effetti economici e sociali, soprattutto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito della chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione”.

I PUNTI SALIENTI

Dalla conferenza stampa di Draghi si evince che le priorità per il Governo è la minimizzazione degli impatti sociali ed economici della diffusione del virus.

Le terapie intensive che stanno mettendo sotto pressione gli ospedali coinvolgono per i due terzi i non vaccinati. Ecco perché è stato introdotto l’obbligo vaccinale.

La scelta degli over 50 nasce dal fatto che i dati sugli ospedalizzati e sui decessi ci mostra che si tratta delle categorie più a rischio.

Le scuole sono invitate a restare aperte in linea con le attività sportive e ricreative che sono state garantite. Questo perché nessun paese europeo ha mai chiuso le scuole proprio per evitare che i ragazzi e le ragazze già fortemente colpiti da un punto di vista psicologico e della formazione durante i lockdown precedenti si ritrovino nella stessa situazione.

Le prossime tappe di cui si ragiona sono l’obbligo per gli over 40, il superamento del green pass base (che si ottiene con il tampone) per tutti i lavoratori del pubblico e del privato e, in prospettiva, l’obbligo vaccinale generalizzato. «Tutto quello che serve a convincere le persone a vaccinarsi si deve fare», è la tesi che Speranza ripete.

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