TORINO – Riceviamo e pubblichiamo le parole dell’onorevole Riccardo Molinari, riportate dall’Ufficio Stampa Lega Piemonte.
“Un plauso al Governatore Cirio, e agli assessori regionali Marnati e Gabusi. La vicinanza ai sindaci e alle popolazioni alluvionate dell’Alessandrino si dimostra così: con interventi concreti e immediati”. Riccardo Molinari, Presidente dei Deputati della Lega e Segretario della Lega Piemonte, commenta con soddisfazione la decisione della Regione Piemonte, che dopo l’alluvione che si è abbattuta sul Basso Piemonte alessandrino ha tempestivamente deciso di autorizzare i sindaci dei Comuni disastrati a conferire i fanghi e i detriti trasportati dalle esondazioni in aree provvisorie.
“Gli enti locali avevano giustamente chiesto una deroga alle leggi vigenti, per velocizzare le procedure: pulire strade e locali è una priorità assoluta dopo un evento catastrofico come questo, anche per evitare ulteriori complicazioni sul fronte dell’igiene pubblica e delle epidemie. Fondamentale che il Presidente Cirio e gli assessori Marnati (Ambiente) e Gabusi (Protezione Civile) abbiano firmato già sabato mattina l’autorizzazione per 106 comuni a individuare aree dove raccogliere subito i detriti in deroga alle norme sul conferimento, evitando immobilismo, o magari la beffa di essere indagati per aver assolto con rapidità ai loro doveri nei confronti della cittadinanza. Da alessandrino, fortemente legato alla mia terra, non posso che ribadire il mio grazie alla Regione Piemonte, e garantire che in Parlamento siamo già al lavoro per sostenere la richiesta di stato di emergenza, e tutti i conseguenti aiuti per i cittadini e per imprese, fondamentali per una rapida ripartenza”.
Nell’ordinanza di sabato la Regione Piemonte suggerisce l’individuazione di almeno 2 aree di deposito: una per i rifiuti ingombranti e un’altra per i detriti alluvionali derivanti dalla pulizia delle strade e delle abitazioni, naturalmente a patto che non siano esondabili o soggette a vincoli ambientali e urbanistici. Le imprese potranno gestire la fase di smaltimento per 12 mesi contro i tre previsti dalla normativa ordinaria, mentre per i comuni la deroga è di sei.