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Torino: la Fondazione Ricerca Molinette compie 20 anni e la Mole si illumina

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TORINO – Fondazione Ricerca Molinette (FRM) celebra quest’anno vent’anni al servizio dell’Ospedale Molinette e dei suoi gruppi di ricerca, e festeggia nello stesso modo in cui ha da sempre condotto le sue attività: sostenendo Torino e le sue eccellenze sanitarie.

Quattro giorni di iniziative e l’annuncio di importanti progetti per il futuro, in favore della ricerca scientifica sul territorio: dal 18 al 21 settembre, con il patrocinio del Comune di Torino, la Fondazione Ricerca Molinette celebrerà il significativo lavoro svolto in questi vent’anni di attività e lancerà, per la prima volta nella sua storia, un bando per premiare l’eccellenza della ricerca a Città della Salute e della Scienza.

“Fondazione Ricerca Molinette nacque vent’anni fa grazie ai suoi due soci fondatori, Università e Ospedale, e alla lungimirante ideazione del Prof. Giorgio Palestro e del Prof. Fabio Malavasi, con l’intenzione di favorire la ricerca ‘traslazionale’, quella cioè che porta le soluzioni più innovative direttamente al letto del paziente”, racconta il Prof. Massimo Segre, Presidente di Fondazione Ricerca Molinette Onlus. “Dopo l’iniziale focalizzazione sulla ricerca oncologica (il vecchio nome era Fondazione Ricerca Tumori Molinette) nel 2013, visti i buoni risultati, si decise di estendere a tutte le specialità presenti nel più grande ospedale della Regione. Ora, grazie ai tanti cittadini di Torino che hanno deciso di supportarci, possiamo lanciare il primo bando per lo sviluppo della ricerca medico-scientifica e premiare le eccellenze che lavorano nel nostro Ospedale, fornendo fondi adeguati che consentano loro di innovare qui a Torino, anziché cercare fortuna all’estero”.

Fondazione Ricerca Molinette: le iniziative per il ventennale e i progetti futuri

Per festeggiare i suoi vent’anni la Fondazione Ricerca Molinette ha scelto il monumento simbolo della Città, la Mole Antonelliana, a sottolineare il profondo legame dell’ente con il territorio. Grazie a Iren, che ha sponsorizzato l’evento, sabato 18 settembre, a partire dall’imbrunire, il logo che ricorda la Fondazione e il suo duraturo impegno per la ricerca a Torino sarà infatti proiettato proprio sulla Mole. Ricercatori, medici, personale della Fondazione e simpatizzanti si daranno appuntamento sotto il monumento per celebrare l’occasione.

In questo importante anniversario, inoltre, la Fondazione ha scelto di guardare al futuro, presentando il suo primo bando di finanziamento per premiare l’eccellenza della ricerca scientifica realizzata nella Città della Salute e della Scienza, con l’obiettivo di contribuire a rendere Torino un polo biotecnologico di spicco a livello europeo.

Il bando – finanziato attraverso risorse proprie – è volto a individuare e sostenere economicamente i migliori progetti di ricerca clinica o di base con forti potenzialità traslazionali realizzati dai ricercatori all’interno del polo di Città della Salute e della Scienza.

La prima edizione del bando aprirà il 10 settembre 2021 e si chiuderà il 15 novembre 2021. Le proposte potranno essere inviate attraverso il sito https://fondazionericercamolinette.it/bando/. Il regolamento del bando e la modulistica sono disponibili sul sito.

Nella giornata del 21 settembre, inoltre, la Fondazione Ricerca Molinette parteciperà alla conferenza stampa del decennale EBT – Exclusive Brands Torino, di cui FRM è charity partner assieme a CasaOZ: in quell’occasione verrà lanciata un’importante asta benefica in favore delle due Onlus.

Le celebrazioni si concluderanno infine con una cena di gala su invito all’Accademia Albertina.

Fondazione Ricerca Molinette: la storia

Nata nel 2001 dall’iniziativa congiunta di Università di Torino e Azienda Sanitaria Città della Salute e della Scienza, Fondazione Ricerca Molinette è un ente senza scopo di lucro, fortemente voluto da alcune figure di spicco del panorama torinese della ricerca e della pratica clinica, che allora operavano presso l’Ospedale Molinette.

La Dottoressa Franca Bruna Segre venne individuata quale primo Presidente in virtù della sua neutralità e, allo stesso tempo, per il suo forte legame con la città di Torino.

Da sempre la Fondazione si impegna a sostenere la ricerca traslazionale, cioè volta a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie. I progetti che la Fondazione ha scelto di prediligere sono quindi una sorta di ponte tra la scienza e la medicina, rispondono a esigenze reali e mettono al centro il paziente e il suo benessere.

In vent’anni di attività sono circa 200 le pubblicazioni scientifiche internazionali, più di 530 ricercatori e borsisti coinvolti nelle attività della Fondazione, per un totale di oltre 15 milioni di euro raccolti.

Fondi che sono stati destinati innanzitutto alla ricerca, senza però dimenticare l’Ospedale Molinette nei suoi bisogni concreti, nel quotidiano e durante le emergenze, a partire dalla recente crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Coronavirus. Grazie all’attività di raccolta fondi durante l’emergenza Covid, tra le altre cose, la Fondazione è riuscita a potenziare il laboratorio di Microbiologia e Virologia di Città della Salute con la donazione di nuovi strumenti e attrezzature, nonché a dotare il Reparto Medicina d’Urgenza di un ecografo portatile all’avanguardia, per lo screening dei pazienti sospetti di Covid-19.

Fondazione Ricerca Molinette: i risultati

La Fondazione Ricerca Molinette festeggia questa importante tappa storica con un formidabile bagaglio di successi e brillanti risultati scientifici. Numerosi sono stati i progetti che negli ultimi anni hanno caratterizzato l’eccellenza del lavoro scientifico sostenuto dalla Fondazione in campi diversi ma spesso focalizzati su alcune malattie oncologiche che, nonostante gli straordinari recenti progressi, risultano ancora resistenti ai trattamenti disponibili.

La ricerca sostenuta dalla FRM ha infatti interessato innovativi approcci alla terapia di contesti oncologici difficili come il tumore del pancreas o il mieloma multiplo ma anche tumori fortunatamente meno letali ma decisamente più frequenti, come il tumore del seno e della prostata. Molti dei progetti sostenuti da FRM hanno permesso di conoscere meglio fondamentali meccanismi di malattia, necessari per affinare le armi terapeutiche a disposizione.

Ad esempio, gli studi diretti dal Prof. Malavasi sulla proteina CD38 hanno permesso di identificare un meccanismo che permette di uccidere selettivamente le cellule di mieloma multiplo, fornendo le basi per una terapia che si sta affermando come risolutiva in questa grave malattia. La scoperta che le cellule di mieloma multiplo producono abbondante CD38, a differenza della maggior parte delle altre cellule del nostro corpo, ha permesso di identificare un inatteso bersaglio selettivo che distingue le cellule malate da quelle sane. Ora, anticorpi contro il CD38 sviluppati anche dal gruppo del Professor Malavasi, bloccando CD38 all’esterno delle cellule leucemiche, ne inducono la morte selettiva limitando grandemente gli effetti collaterali della terapia.

Sulla stessa linea, gli studi del gruppo di ricerca diretto dal Prof. Novelli hanno permesso di identificare la proteina enolasi come un nuovo marcatore del tumore del pancreas, contro cui è possibile immaginare una specifica terapia immunologica. Il bersagliamento di questo marcatore potrà distinguere le cellule malate ed un vaccino contro questo elemento molecolare potrebbe proteggere contro questa letale forma di tumore. Studi pilota sono previsti per trasferire le conoscenze acquisite al letto del paziente, definendo un nuovo standard terapeutico.

Allo stesso modo, gli studi sulla terapia mirata del tumore della prostata sono stati portati avanti dal gruppo di ricerca del Prof. Gontero, che ha delineato nuovi metodi per aggredire localmente le cellule malate con innovative tecnologie di irraggiamento focale, senza intaccare le strutture circostanti.

In particolare, grazie alla campagna “Un Baffo per la Ricerca”, promossa da FRM, è stato possibile lanciare una serie di esperimenti pilota sia nel campo della cura che della diagnosi precoce del tumore alla prostata, portando Torino all’avanguardia nel trattamento delle patologie neoplastiche urologiche maschili.

Al contempo, la FRM ha promosso nuovi approcci al trattamento di patologie femminili come il tumore del seno, sostenendo un progetto traslazionale guidato dalla Prof.ssa Cassoni, focalizzato sullo studio dell’interazione tra dieta ed efficacia della chemioterapia. I promettenti risultati ottenuti con una dieta chetogenica associata alla chemioterapia hanno fornito una nuova strategia atta a ridurre le dimensioni del tumore prima della terapia chirurgica ed a massimizzare l’efficacia dell’intervento riducendone l’invasività.

Le ricerche sostenute da FRM non si sono però limitate ad aprire strade per combattere le cellule cancerose, spingendosi fino ai traguardi della rigenerazione tissutale, che si pone l’obiettivo di rigenerare i tessuti persi perché malati. Su queste linee di ricerca il Prof. Camussi, grazie al sostegno di FRM, ha potuto raggiungere significativi risultati nell’identificazione di cellule e prodotti cellulari coinvolti nella rigenerazione di organi vitali quali fegato e reni.

Il numero dei progetti e dei risultati ottenuti dalla ricerca biomedica torinese grazie al sostegno di FRM sono tuttavia ancora maggiori, e le ormai centinaia di pubblicazioni su prestigiosi giornali scientifici di respiro internazionale dimostrano l’estensione capillare dell’azione di raccolta e gestione di fondi di ricerca in cui FRM ha da venti anni rappresentato un punto di riferimento attorno all’Ospedale Molinette.

I progetti per il futuro sono tuttavia ancora più ambiziosi: il Bando competitivo di
finanziamento di un progetto bandiera sulle patologie legate all’invecchiamento prevede la scelta della proposta vincitrice e l’avvio del relativo progetto nella primavera 2022. Essere sostenuti da FRM è e sarà ancora di più segno di eccellenza scientifica nel mondo della ricerca traslazionale torinese.

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