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Cronaca

Legambiente al presidio “Stop Solvay” ad Alessandria

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ALESSANDRIA – Legambiente sarà a fianco di “Fridays For Future Alessandria”, dei Comitati e dei cittadini al presidio “Stop Solvay” che si terrà questo pomeriggio, sabato 22 febbraio, alle ore 17 in Piazza della Libertà davanti alla Provincia e alla Prefettura.

Legambiente tutta dal circolo locale a Legambiente Nazionale, sarà presente alla manifestazione far conoscere la situazione di Spinetta Marengo e spiegare le proprie motivazioni richiedendo:

  • Alla Conferenza dei Servizi istituita dalla Provincia di Alessandria, ed alla Provincia stessa, di pronunciarsi negativamente riguardo all’estensione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la produzione e l’uso di cC6O4. Date le conoscenze di cui si dispone sugli effetti dei PFAS più studiati, nonostante il cC6O4 sia una sostanza “nuova”, la situazione è da considerarsi potenzialmente rischiosa per l’ambiente e la salute, non si può pertanto permettere, in nome del principio di precauzione, che la popolazione sia esposta e soggetta ad ulteriori danni.
  • Alla Provincia ed al Garante per la Trasparenza di rendere
    pubbliche le emissioni oggi autorizzate nell’AIA vigente e quelle che la Solvay chiede vengano autorizzate con la nuova produzione che invece non deve essere autorizzata. E’ diritto degli abitanti di Spinetta e degli Alessandrini, ma anche di tutte le persone interessate dalle emissioni, dagli abitanti di Montecastello sino ai pescatori nell’Adriatico, poter sapere cosa viene immesso nell’ambiente e in che quantità.
  • L’inizio di bonifica del sito poiché, come dichiarato da Angelo Robotto, Direttore generale di ARPA Piemonte il 27 gennaio 2020 alla Commissione parlamentare di inchiesta sugli illeciti ambientali “… Nel maggio 2008 è stata aperta la fase emergenziale allo scopo di attivare urgentemente interventi per la risoluzione della situazione di inquinamento della falda superficiale per il parametro cromo 6 …
    Attualmente sul sito è attiva una messa in sicurezza operativa, perché, terminata la fase emergenziale, le indagini di caratterizzazione integrativa hanno confermato un’importante contaminazione delle matrici suolo, sottosuolo e acque sotterranee…”
    . i termini bonifica e
    messa in sicurezza hanno un significato molto differente, ed è inequivocabile che si debba porre rimedio alla attuale contaminazione del suolo, del sottosuolo e delle acque con una autentica bonifica.

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