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Cronaca

Lavoratori e sindacati davanti ai cancelli dell’ex Ilva in vista dello sciopero di venerdì

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NOVI LIGURE- Lavoratori e sindacati oggi pomeriggio davanti ai cancelli dell’ex Ilva di Novi in vista dello sciopero di 8 ore per venerdì 20 ottobre con manifestazione e presidio a Roma.

Sarà presente anche il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere: “Andrò con i lavoratori per manifestare, protestare e chiedere al governo di prendere decisioni chiare e tempestive, prima che si arrivi alla chiusura degli stabilimenti”.                                                

Dopo quasi 10 anni di trattative, i dipendenti dell’ex-Ilva, adesso Acciaierie d’Italia, sono ancora in attesa che venga trovata una soluzione ai problemi del più grande gruppo siderurgico italiano.

Il Coordinamento nazionale di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, di Acciaierie d’Italia (ex Ilva), ha definito questa situazione: “inconcepibile ed inaccettabile”. Per questo è stato proclamato uno sciopero con manifestazione a Roma per venerdì 20 ottobre.

Già oggi pomeriggio però davanti allo stabilimento dell’ex-Ilva di Novi Ligure, i dipendenti hanno presidiato l’ingresso e si sono riuniti in assemblea. I sindacati uniti, hanno dichiarato che si recheranno compatti alla manifestazione, organizzando pullman per Roma, per sollecitare il governo ad accelerare un cambio di gestione e un nuovo assetto strategico di Acciaierie d’Italia.

E’ stata intanto preparata una lettera indirizzata a tutti i gruppi parlamentari per chiedere un preciso impegno e sollecitare una maggiore attenzione dello Stato prima che arrivi il fallimento. Per i sindacati, in questa situazione, con due forni su tre chiusi, a Taranto, presto mancheranno le forniture e si rischierà la chiusura degli stabilimenti.

Il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, oggi presente al presidio davanti allo stabilimento di Novi, ha dichiarato che sarà a fianco dei lavoratori nella manifestazione di venerdì a Roma. Muliere ha aggiunto: “se il presidente della holding Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè, ha dichiarato che non ci sono più i soldi per pagare il gas e li chiede al governo, vuol dire che la situazione è arrivata al limite. Lo Stato deve intervenire perché così la chiusura degli stabilimenti sarà inevitabile”.    

A Novi Ligure, a Genova e Taranto dove l’economia e l’occupazione dipendono dall’attività dell’ex Ilva c’è molta preoccupazione per il futuro.  Lo scioperò di 8 ore è proclamato per venerdì 20 ottobre, ma già dal 16 sono iniziati i presidi davanti alle prefetture di tutte le province per incontrare prefetti e amministrazioni locali e chiedere di intervenire e sensibilizzare il governo.

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