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Cronaca

Incidenti stradali, è allarme in Italia: da inizio anno 600 morti nei week-end

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ITALIA- E’ allarme in Italia per quanto riguarda gli incidenti stradali, sempre più in crescita. Da inizio 2023, infatti, sono state 600 le persone che hanno perso la vita a causa di una cosiddetta “distrazione

Foto di repertorio

Ubriaco e senza patente travolge due 15enni nel milanese la scorsa notte: morto il ragazzo, l’amica ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Si schiantano con la moto contro un muro a Camogli, codice rosso per due ragazzi di 18 anni: due giorni fa. Incidente a Torino Porta-Sua, scontro auto-moto, ricoverato gravemente un centauro: tre giorni fa. E chissà quante altre notizie sentiremo di questo calibro, quante famiglie dovranno piangere la morte di un loro caro, perché in quell’attimo ha solo controllato il cellulare, richiamato la moglie o il marito per andare a prendere il figlio a scuola o avvisare di un ritardo, o perché stava cambiando canzone. Tutte sciocchezze che possono aspettare e che di certo non valgono la pena per far perdere la vita.

Da inizio 2023, si contano in tutto 600 morti a causa degli incidenti, con un record toccato nell’ultimo fine settimana di maggio: 43 decessi di cui 24 motociclisti. “Oltre il 93% dei sinistri stradali deriva dal comportamento del guidatore: distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione” – ha detto Aldo Isi, Amministratore delegato di Anas, che ha presentato un nuovo spot sulla sicurezza stradale dal titolo “GUIDAeBASTA”, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato. “Rispettare il codice della strada e guidare senza distrazioni non può essere un optional, ma un dovere di tutti. – prosegue Isi – Solo così possiamo raggiungere l’obiettivo di riduzione degli incidenti del 50% entro il 2030 e zero vittime entro il 2050.”

Un obiettivo ambizioso se pensiamo che il bilancio di fine 2022 mostrava un incremento degli incidenti stradali pari ad un +25%. Lo spot è incentrato su due gruppi di giovani, mentre stanno andando in discoteca: in uno, i ragazzi si divertono ad utilizzare il telefonino, senza cintura di sicurezza; nell’altro, hanno tutti quanti un comportamento corretto. Solo quest’ultimo riuscirà ad arrivare a destinazione.

“Telefonare, chattare, riprendersi mentre si guida, sono atteggiamenti azzardati e pericolosi che devono essere evitati” – ha detto Filiberto Mastrapasqua, direttore del Servizio Polizia Stradale. Eppure, nonostante le campagne fatte, le cose sembrano non andare nel verso giusto, dal momento che i dati sono sempre più in peggioramento. Allora, forse, il nuovo codice della strada proposto dal Ministro Salvini, tanto criticato soprattutto dalla gioventù, potrà davvero cambiare le cose e magari far diventare l’Italia una nuova Svizzera.

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