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Cronaca

Inchiesta ATM Alessandria, oggi in appello ribaltata la sentenza dello scorso anno

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TORINO- E’ stata ribaltata in appello la sentenza torinese che riguardava l’inchiesta Atm di Alessandria e  che l’anno scorso vide condannate ad otto mesi di reclusione con l’accusa di bancarotta semplice, 16 persone, che oggi sono state assolte perché il fatto non sussiste. Le indagini della Procura di Alessandria sull’azienda, che venne dichiarata fallita nel luglio del 2016, avevano portato inizialmente all’iscrizione nel registro degli indagati di 31 persone. L’inchiesta, scoppiata tre anni dopo, cioè nel luglio del 2019, fu un terremoto politico-giudiziario che scosse l’intera città: tra gli indagati comparvero inizialmente anche gli ex sindaci di Alessandria Piercarlo Fabbio e Rita Rossa, poi usciti dal procedimento. 

Le persone assolte in appello oggi sono: Giampaolo Cabella, Gian Paolo Giuseppe Lumi, Alessandro Traverso, Arcangelo Mastrandrea, Franco Amisano, Guido Ghidini, Gianfranco Cermelli, Ezio Bressan, Mariagrazia D’Oca, Paola Marcella Crescenzi, Fabrizio Munerato, Giovanni Lumiera, Michelino Sassone, Maurizio Pavignano, Roberto Castelli e Massimo Bianchi. Ad assisterli gli avvocati: Luca Gastini, Piero Monti, Pierfranco Ferretti, Giuseppe Romano, Giulia Boccassi, Gian Piero Mazzone, Giovanni Caniggia, Sergio Favretto, Andrea Vernazza, Alexia Cellerino, Agostino Goglino e Marco Balossino, Roberto Cavallone

Il Comune di Alessandria già nei mesi scorsi, dopo una transazione era arrivato all’accordo di pagare al fallimento Atm 9 milioni e 500 mila invece dei ventidue milioni e 680 mila euro, stabiliti in prima istanza.

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