Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Cronaca

Ex Ilva: chiesta la cassa integrazione per 500 lavoratori dell’indotto

Pubblicato

il

NOVI LIGURE- In questa fase preoccupa l’amministrazione straordinaria cui verrebbe assoggettata Acciaierie, ma anche la tenuta in futuro della società.

Foto di repertorio

E’ lettera morta, ad oggi, la proposta di riapertura delle trattative da parte di ArcelorMittal con il governo in merito alla delicata partita sul futuro dell’Ex Ilva: lo direbbero fonti vicine ai vertici della multinazionale indiana. Intanto, mentre è atteso, per domani, un nuovo incontro con Adolfo Urso e Marina Elvira Calderone – rispettivamente ministri delle Imprese e del Lavoro – le imprese dell’indotto di Acciaierie d’Italia hanno fatto richiesta di cassa integrazione ordinaria per 500 lavoratori. “Un numero che è destinato a salire. In questa fase preoccupa l’amministrazione straordinaria cui verrebbe assoggettata Acciaierie, ma anche la tenuta in futuro della società. La cassa integrazione verrà attivata da subito – ha affermato Fabio Greco, presidente di Aigi, l’associazione dell’indotto -: tutte le imprese nostre associate la stanno chiedendo e quest’ammortizzatore potrebbe riguardare al massimo 2000 dei nostri 4000 addetti”.

In ogni caso, prima di sbilanciarsi ulteriormente, si attende l’incontro romano di domani: sindacati e associazioni delle imprese vogliono capire e approfondire le misure che il governo ha in cantiere, anche migliorando il testo del recente decreto legge.

Prosegue, intanto, anche oggi, il blocco produttivo nelle aziende interessate: saranno assicurate solo le prestazioni strettamente necessarie alla sicurezza.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X