Il futuro dei lavoratori dell’ex Ilva o passa attraverso una ripresa della produzione pressoché immediata o le conseguenze saranno tragiche: questo il punto di vista dei sindacati, le cui Rsu stanno incontrando a Roma i commissari del governo.
AGGIORNAMENTO ORE 14.30
Secondo quanto riportato dall’AGI, nel corso dell’incontro è stata confermata la ripartenza degli altiforni 1 e 2 a Taranto fermi da mesi, una volta che saranno terminati i lavori di ripristino e le necessarie manutenzioni. In merito alla cassa integrazione, l’azienda – rappresentata dal direttore generale Giuseppe Cavalli e dal direttore delle risorse umane Claudio Picucci – hanno parlato della possibilità di ricorrere a possibili forme di integrazione in modo da migliorare il trattamento economico ai lavoratori interessati.
“Serve un colpo di coda concreto per garantire ripresa e continuità in tutti gli impianti”, hanno ribadito le sigle sindacali che rappresentano i vari stabilimenti, fra cui quello di Novi Ligure nell’Alessandrino dove il numero dei lavoratori rimasti è sceso a 655 e la produzione è ferma.