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Cronaca

Covid: Piemonte a zone contro la variante inglese? Pronta la delibera

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PIEMONTE – Sale, in Italia, per il secondo giorno consecutivo, il tasso di positività da Covid e c’è il rischio che, da domenica, buona parte del Belpaese torni arancione. Intanto in Piemonte è pronta la delibera regionale contro le varianti del virus.

La scure dei dati del monitoraggio dell’Istituto Superiore della Sanità torna a pendere sulle regioni che oggi conosceranno il colore che verrà assegnato loro a partire da domenica.

Il rischio, neanche tanto remoto, è che mezza Italia possa ridiventare arancione, anche se sono in molti i governatori – tra cui anche quello del Piemonte – che si affrettano ad anticipare i dati annunciando di “essere in regola” per restare in giallo. 

“La situazione – ha sottolineato il governatore Alberto Cirioè stabile, ma il verdetto spetta a Roma: dovrà deciderlo domani il Cts, e in seguito il ministero della Salute”.

Intanto c’è la Valle d’Aosta che potrebbe invece essere la prima a diventare bianca, qualora venisse confermata per la terza settimana consecutiva l’incidenza di meno di 50 persone positive su 100 mila abitanti, requisito necessario per passare al livello più basso della scala cromatica.  

Anche ieri l’Italia ha registrato oltre 10.000 nuovi casi di coronavirus (13.762) e 347 vittime, con un tasso di positività che sale per il secondo giorno consecutivo, passando dal 4,1% al 4,8%. Dati che confermano l’ampia diffusione del virus nel Paese, aggravata dalla presenza ormai accertata delle varianti, sulle quali è cominciata l’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità. 

Proprio su questo fronte, in Piemonte – dove attualmente sono stati registrati 23 casi di variante inglese – l’allerta resta alta ed è già pronta una delibera per la “zonizzazione” del territorio, in vista di eventuali chiusure mirate “per bloccare i focolai sul nascere”. 

“Alla luce delle nuove indicazioni del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità – ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardiin caso di riscontro di focolai causati da una delle varianti, si tratterà di definire attraverso lo stesso strumento la distribuzione territoriale del focolaio e di individuare eventuali restrizioni da adottare (zone rosse). Un’azione sulla quale stiamo confrontandoci con sindaci e prefetti piemontesi, in accordo con il Governo per l’erogazione dei conseguenti ristori”

Intanto oggi parte la vaccinazione del personale scolastico, delle università e dei centri di formazione professionale. Le adesioni sono al momento 48.452, che unite a quelle degli over 80 diventano 216.767.

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