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Cronaca

Coronavirus: un decesso all’ospedale di Acqui Terme

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ACQUI TERME – I pazienti ricoverati attualmente per Covid-19 all’ospedale “Mons.Galliano” sono 44, 17 al sesto piano e 27 al quarto piano, mentre al Pronto Soccorso 4 persone sono in attesa di esito.
A villa Igea, sono 35 le persone assistite nella fase post critica.

Il sindaco Lorenzo Lucchini ha comunicato la morte, nella tarda serata di ieri, di uno dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, Luciano Ortu, classe 1965: “Luciano era molto conosciuto in città. Da alcune settimane stava combattendo questa dura battaglia e purtroppo non ce l’ha fatta. A nome di tutta l’amministrazione mando le più profonde condoglianze alla sua famiglia”.

Il Comune, in coordinamento con l’Asl, sta definendo l’accordo con alcune strutture alberghiere acquesi disponibili ad ospitare pazienti positivi al virus che abbiano passato la fase critica della malattia: “Questa è una forma di ospitalità che sarà organizzata tra l’azienda sanitaria e il Comune e finanziata dalla Protezione Civile.- spiega il sindaco – Il servizio necessario riguarda semplicemente l’ospitalità nelle camere perché tutto il resto sarà a carico dell’Asl, compresa la sanitizzazione finale. Nei prossimi giorni i titolari delle strutture alberghiere che vorranno rendersi disponibili potranno chiamare 0144 770341, oppure rivolgersi alla segreteria del Sindaco”.

Il sindaco ha poi lanciato un appello alle badanti non attive disponibili a prendere servizio nei prossimi giorni. Le persone interessate potranno chiamare lo stesso numero citato in precedenza

Lucchini ha poi ricordato il servizio gratuito di assistenza telefonica ( al numero 0144 770336) da parte dell’Associazione Pentagramma e degli psicologi dell’azienda sanitaria locale.

Tra le novità, la volontà di dotare di tablet le case di riposo per dare la possibilità agli anziani degenti di comunicare con i propri parenti: “Insieme al gruppo l’Unione fa la forza stiamo però cercando di finanziare l’acquisto di un paio di tablet nella casa di riposo di Villa Ottolenghi, ma ci stiamo organizzando per fare lo stesso anche nelle altre strutture”.

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