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Cronaca

Carceri Torino, brillante operazione di servizio al carcere minorile di Torino

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TORINO- La denuncia di OSAPP

Foto di repertorio

Brillante operazione eseguita dalla Polizia Penitenziaria in servizio presso l‘I.P.M. Ferrante Aporti di Torino che ha sventato il tentativo di un ragazzo italiano di cedere, mediante lancio dall’esterno all’istituto, sostanza stupefacente del tipo cannabis avvolta in una palla di alluminio, contenente anche altri oggetti non consentiti.

L’operazione è stata pianificata e disposta dal comandante di reparto di concerto con l’ispettore di sorveglianza generale e alcuni agenti collocatisi fuori e all’interno del campo dell’istituto dove la sostanza doveva arrivare per essere presa dal committente lo stesso giovane adulto che si trovava appunto al campo insieme si suoi compagni, alcuni dei quali hanno cercato invano di depistare i poliziotti. “La problematica dei lanci di sostanza dall’esterno all’interno dell’istituto, posto in pieno centro abitato del quartiere Lingotto, esiste e richiederebbe, per questo, maggiore attenzione da parte del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che – sostiene il Segretario Generale dell’Osapp, organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria, Leo Beneduci – invece di ridurre all’osso il personale di Polizia Penitenziaria con numerosi distacchi verso le sedi meridionali e che, oltretutto, ingenerano confusione sulle reali disponibilità organiche, dovrebbe, al contrario, rafforzare l’organico di polizia dell’istituto per minori torinese per garantire maggiore sicurezza e la fruibilità dei diritti soggettivi del personale che attualmente sta lavorando con turni fissi da otto ore e più ore giornaliere invece delle sei ore previste.
Le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria risultano, quindi e di fatto, abbandonati a loro stessi nei turni serali e notturni a causa della deleteria scelta del Dipartimento Giustizia Minorile di sguarnire il numero degli addetti in compiti operativi e a diretto contatto con i minori ristretti anche nei ruoli dei quadri di diretto riferimento degli agenti quali sovrintendenti e ispettori, che vengono impiegati in altre sedi persino esterne in compiti non attinenti la sicurezza ed il diretto rapporto con i minori. Di tali condizioni disagevoli quanto pericolose – conclude il leader dell’Osapp – almeno per la disattenzione e l’estraneità ai problemi fino ad oggi purtroppo dimostrate, non possiamo esimerci dal richiamare la diretta responsabilità del sottosegretario alla Giustizia delegato Andrea OSTELLARI e del Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile Antonio SANGERMANO con conseguente appello al Ministro Carlo NORDIO e alla Presidente del Consiglio Giorgia MELONI acchè mettano definitivamente mano alle annose e tragiche vicende della Giustizia Minorile detentiva nel Paese.”

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