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Cronaca

A Bosco Marengo ci sono ancora rifiuti radioattivi

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BOSCO MARENGO – A Bosco Marengo, Trino e Saluggia e nel sito Campoverde di Tortona è custodito oltre l’80% dei materiali radioattivi italiani.

Foto: Impianto FN di Bosco Marengo dal sito di Sogin

Il dato è stato reso noto dall‘Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare la radioprotezione (Isin) e da Michela Sericano, di Legambiente, in un videoconferenza condivisa anche sui social “L’eredità nucleare: a che punto siamo?”.

Ognuno dei siti non risulta essere idoneo ad ospitare rifiuti nucleari, poiché situati in vicinanza di fiumi e centri abitati.

Nel 2014 a Bosco Marengo, la Sogin, a cui lo Stato ha affidato l’attività di smantellamento di questi siti, aveva dichiarato che gli undici bidoni interrati trovati all’interno del sito della ex Fabbricazioni Nucleari conteneva solo metalli e plastiche. Teoria non confermata dall’ultimo tavolo regionale sulla trasparenza nucleare, che ha invece spiegato come sia stata registrata in profondità radioattività per la presenza di rifiuti radioattivi liquidi nei bidoni.

A maggio di quest’anno la rimozione dei fusti a Bosco Marengo ( che copre una superficie di 14 mila metri quadri) è stata interrotta a causa di un anomalia nelle rivelazioni radiometriche. L’Isin, insieme ad Arpa e Sogin, sta continuando le rivelazioni sulla radioattività.

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