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Economia

Ovada, le riflessioni dell’assessore Lanza sul commercio

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OVADA – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Marco Lanza, assessore del Comune di Ovada.

Signori consiglieri, siete chiamati ad approvare un consuntivo che conferma la salute finanziaria ed economica dell’Ente. Questo mi consente di affrontare, con tutto il Consiglio, con determinazione la drammatica situazione che stiamo vivendo e approfitto dell’occasione per condividere con voi un ragionamento e un programma di interventi sulle tematiche del commercio e del tessuto economico della nostra città. Ovada, così come il resto della nazione, è stata investita da un’emergenza sanitaria senza precedenti. Stiamo vivendo la peggiore crisi dal dopoguerra, una situazione straordinaria a cui dobbiamo immaginare contromisure che siano. Straordinarie, incisive e concrete. È logico che l’Ente comunale, benché sia il più vicino ai sentimenti e alle necessità degli imprenditori, non abbia tutte le leve economiche per far ripartire il settore. Così come, in un’ottica di territorialità integrata, non ha potere nel disporre riaperture o chiusure delle attività. Dovremo quindi attenerci alle disposizioni sanitarie degli Enti superiori e utilizzare al meglio le risorse che ci perverranno dalla Regione e dallo Stato.

Un’interlocuzione quella con la Regione che è stata fitta in questo periodo e dalla quale abbiamo ricevuto risposte ai quesiti specifici che abbiamo posto. Il ruolo di ognuno di noi è davvero importante in questo scenario: per questo ringrazio le Associazioni di categoria, quelle volontaristiche, la macchina comunale e in particolare il nostro ufficio SUAP che ha dovuto fronteggiare un’enorme mole di domande e richieste e infine il Consiglio comunale che mi ha concretamente supportato in questi giorni. Veniamo però ora alle azioni che ho definito, straordinarie, incisive e concrete.

Voglio ringraziare il Sindaco Lantero e il Vice Sindaco Caneva che hanno da subito supportato questa filosofia di azione, che ci deve guidare con determinazione dentro alle sfide dei prossimi mesi. Siamo partiti da inizio emergenza a sviluppare azioni concrete: prima di tutto abbiamo predisposto il rinvio delle scadenze fiscali al 31 luglio 2020, nei primi giorni abbiamo approntato l’elenco delle attività che hanno iniziato a consegnare a domicilio, per questo lasciatemi ringraziare i nostri imprenditori hanno fin da subito dimostrato capacità di adattamento e intraprendenza, successivamente nella creazione della rete di negozi aderenti al progetto Spendiamoci abbiamo premiato gli imprenditori locali andando negozio per negozio a spiegare modalità e opportunità di adesione a questo progetto. Un’altra azione è stata quella di dotare i commercianti rimasti aperti penso a edicole, tabaccai e alimentari di una prima fornitura di mascherine chirurgiche. Più recentemente abbiamo creato il progetto Ovada Ripartiamo e stiamo organizzando un corso gratuito di avvicinamento agli strumenti digitali. Grazie allo straordinario impegno della Polizia Locale potremo riaprire il mercato, esclusivamente alimentare, mantenendolo nel centro storico, un atto di attenzione e di preservazione della vitalità del nostro centro. Senza mai rinunciare, durante tutto il periodo emergenziale, ad una continua interlocuzione con gli imprenditori della città.

Arrivo adesso a elencarvi una serie di possibili azioni che stiamo valutando di intraprendere, e saranno oggetto di una specifica commissione. Il rinvio delle scadenze fiscali non è abbastanza, cercheremo di capire come affrontare le minori entrare sul bilancio comunale per sgravare gli imprenditori dagli adempimenti fiscali. L’Estate ovadese sarà all’insegna dello spazio aperto, che ci permetterà di riappropriarci di momenti di socialità, compatibili con l’emergenza, e di impresa. Per far questo svilupperemo azioni concrete sul posizionamento e sul costo dei dehor degli esercizi, senza dimenticare per i negozi la possibilità di recuperare spazio davanti alla propria vetrina con formule come lo sbarazzo. Tutto questo senza costi aggiuntivi e con una procedura burocratica più snella possibile. Avvieremo un’interlocuzione con Econet per iniziative mirate riguardanti il corrispettivo durante i mesi di chiusura delle nostre aziende e negozi.

Potenzieremo il ruolo dell’E-Commerce territoriale con un progetto in fase di definizione. Fino ad arrivare, se saranno ascoltate le richieste di ANCI, alla creazione di un vero e proprio Fondo a sostegno dell’economia ovadese. Una città fatta di spazi aperti, a misura d’uomo che non lascia indietro nessuno e unita negli intenti, una visione realizzabile e concreta che ci permetterà di far ripartire Ovada. Chiudo con le parole di Aldo Cazzulo di oggi sul Corriere della Sera riguardanti le piccole imprese italiane “Se perdiamo questi lavori, questi luoghi, non perdiamo soltanto un’importante quota di prodotto interno lordo. Perdiamo una parte di noi stessi. Per questo noi per primi dobbiamo fare tutto il possibile per salvarli. E devono farlo le Regioni, il governo, l’Europa”.

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