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Saves, Il Cilindro e Gipsy Fiori, tre luci spente ad Alessandria nella fine dell’anno

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ALESSANDRIA- Le chiusure fanno discutere perché oltre a segnare la fine di un’epoca sono sintomo di una crisi economica esistente che non permette più di sostenere i costi delle attività.

Alessandria

Alla fine dell’anno è consuetudine fare un bilancio delle cose più significative successe nei 12 mesi. In questo ultimo mese del 2023 ad Alessandria fa discutere la chiusura di alcune attività che hanno fatto la
storia della città e che lasciano un vuoto difficile da colmare.

Sono “Il Circolo del tennis Saves” di via Giordano Bruno, poi il negozio Gipsy Fiori di via Trotti e l’ultimo annunciato in ordine di tempo “IL Cappellaio” di via Caniggia.

Le chiusure fanno discutere perché oltre a segnare la fine di un’epoca sono sintomo di una crisi economica esistente che non permette più di sostenere i costi delle attività.

Il caso del Circolo Saves è uno dei più clamorosi, non solo perché contava centinaia di iscritti fino all’ultimo giorno, ma anche perché ha resistito persino alla seconda guerra mondiale, fu fondata nel 1938.
Inoltre perché qui hanno insegnato i migliori maestri di tennis della città e grandi campioni internazionali come Corrado Barazzuti, uno dei quattro vincitori della coppa Davis del gruppo di Adriano Panatta.

Poi c’è il caso del centralissimo Gipsy Fiori, di Piero Amarante, dove per decine d’anni sono stati acquistati fiori, piante e tanti accessori complementari.

E infine dicevamo “IL CILINDRO” di via Caniggia, nato nel 1900, nella città dei Cappelli per eccellenza che è Alessandria. La titolare del negozio, Giovanna Micca, ha dichiarato che la situazione del piccolo commercio negli ultimi anni è cambiata radicalmente e andare avanti è diventato impossibile.

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