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Territorio

Questa sera appuntamento a Casale Monferrato per dire “No” al deposito nucleare di Trino

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CASALE MONFERRATO- Appuntamento questa sera alle ore 21, al Salone Anfass via Leardi 8, a Casale Monferrato, con il Partito Democratico cittadino per dire “No” al deposito nucleare a Trino. Durante l’incontro, dal titolo “Confronto con la cittadinanza di Casale e del Monferrato“, ci saranno alcuni interventi da parte del mondo associativo e produttivo del comitato “Tri-No” de gli amministratori del territorio.

Locandina

Come Democratici della Provincia di Alessandria esprimiamo una forte contrarierà all’autocandidatura di Trino come sede del deposito nazionale per le scorie nucleari. Siamo convinti della necessità di un impegno condiviso dalle Province di Alessandria e di Vercelli unitamente alla Regione Piemonte per mettere in rilievo tutte le criticità di un territorio che ha già dato molto sotto il profilo ambientale e ora è ulteriormente messo in allarme dall’ipotesi della costruzione del deposito nazionale, come anche di un nuovo inceneritore. Siamo consapevoli della necessità di realizzazione del deposito nazionale, il tema quindi non è meramente di “campanile”, ma chiediamo che venga individuato in modo inequivocabile e su base tecnico/scientifica un sito idoneo, anche tendendo conto di quanto abbiano già “sofferto” i territori del basso Piemonte in termini di impatto ambientale.

E’ ciò che si legge in una nota diramata dal Partito Democratico della provincia di Alessandria.

Per questo prendiamo una posizione chiara sul No all’autocandidatura con cui il Sindaco di Trino mette sul tavolo sia la Città che amministra pro-tempore sia il territorio limitrofo Patrimonio Unesco e area Parco. Su questo noi siamo coerenti tanto in provincia di Alessandria quanto in quella di Vercelli, a differenza di altre forze politiche che sono momentaneamente al governo nazionale e della regione. La scelta di autocandidare Trino, dopo che il sito era già stato scartato perché ritenuto inidoneo, suona beffarda per un territorio, che comprende anche il casalese e il Monferrato, che sta ancora vivendo costose e impegnative bonifiche (si pensi all’amianto), così come emergenze idrogeologiche (basti pensare ancora all’alluvione del 2020 a Terranova) con aree ancora a rischio per le quali sono urgenti interventi di messa in sicurezza.”

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