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Territorio

Ipotesi deposito unico nazionale per nucleare: raccolte 1300 firme per il “No”

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TRINO- L’iniziativa è sostenuta e appoggiata dal Comitato “Tri-No”

Ha superato le 1300 firme, nel giro di 24 ore, la petizione contro l’iniziativa del sindaco di Trino, Daniele Pane, di autocandidare il proprio comune ad ospitare il sito unico delle scorie radioattive d’Italia. L’iniziativa è sostenuta e appoggiata dal Comitato “Tri-No”, costituito a metà dicembre scorso a partire da un gruppo di cittadini del paese del Vercellese e del circondario ed è rivolta non solo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma anche alla premier Giorgia Meloni e ad altri referenti politici del governo, ma pure della Regione Piemonte e delle province di Vercelli ed Alessandria.

Com’è noto, sono 5 i siti individuati ad oggi in Piemonte – e tutti nell’Alessandrino – come “ipotetiche” per poter accogliere il deposito unico nucleare. Sull’argomento è intervenuto anche il casalese Alberto Deambrogio, segretario regionale del Partito di Rifondazione Comunista, che contesta l’emendamento di Azione al Decreto legge che sdoganerebbe Trino – con un passato ed un presente, lo ricordiamo, legato alle scorie nucleari -, ad oggi escluso dalla mappa Cnai, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a questo percorso.

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