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Territorio

Circa 20 lavoratori rimasti senza contratto in Amag Ambiente, la protesta di CSE FNILT

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ALESSANDRIA- “Dopo un anno e mezzo di lavoro, quello che si aspettavano era l’assunzione diretta da parte di Amag Ambiente.”

Foto di repertorio

Circa 20 lavoratori a partire dalla fine del mese di aprile non avranno più rinnovato il contratto, sottoscritto con un Agenzia di Somministrazione, per svolgere attività lavorative che sono proprie del ciclo lavorativo di Amag Ambiente.

Dopo un anno e mezzo di lavoro, quello che si aspettavano era l’assunzione diretta da parte di Amag
Ambiente. – scrivono i Sindacati di CSE FNILT – Invece Amag Ambiente chiude il rapporto di lavoro mettendo 20 famiglie nella disperazione, allarga la forbice della diseguaglianza e precarietà, in un territorio già pesantemente colpito
.”

Nella riunione che si è tenuta con Amag Ambiente il 27 di Aprile scorso, incontro richiesto dalla CSE
– FNILT, richiesta fatta anche al Comune di Alessandria e al Presidente di Amag, gli unici presenti
sono stati: il Presidente di Amag Ambiente e il capo del personale della stessa. Come di sua abitudine il Comune di Alessandria ha brillato per la sua rimbombante assenza (vedasi La situazione dell’Ipab Borsalino ecc. ecc ), quando si tratta di problemi che riguardano il mondo del lavoro è latitante. La dirigenza di Amag Ambiente rappresentata dal presidente Borbon, ha dichiarato che è necessario non rinnovare i contratti visto la situazione economica in cui versa l’azienda, il Servizio dapprima gestito da questi lavoratori precari verrà esternalizzato a 3 Cooperative con un affidamento temporaneo sotto soglia ma soprattutto senza che sia stato pubblicato qualcosa come prevederebbe la normativa per le aziende partecipate (per tali motivazioni la CSE FNILT ha effettuato una segnalazione all’ANAC)
.”

Facciamo un passo indietro il 14 settembre 2022 l’ex presidente del CDA di Amag dichiarava con una
protocollata e firmata che Amag Ambiente era economicamente sana con 7 milioni e mezzo di
positivo.
Ora ci viene spontaneo chiedere, quale dei due presidenti mente? Il primo che l’ha dichiarato con nota scritta e firmata, o il secondo che l’ha solo detto verbalmente in una riunione alla quale erano
presenti solo 4 persone
?”

Quello che ci ritorna ancora una volta in mente è l’assordante silenzio da parte del Comune di Alessandria e ci poniamo delle domande: è complice? Avvalla la logica che i sacrifici li devono fare solo i lavoratori e le aziende ricavare i profitti? A questi lavoratori è stato proposto verbalmente di chiedere a una delle tre cooperative di essere assunti con riduzione di diritti, riduzione di ore e conseguente riduzione di salario. È questo e tanto altro che chiederemo di spiegare alla cittadinanza venerdì 11 maggio dalle 10 facendo un sit- in sotto il Comune di Alessandria, a tutela del lavoro, dei lavoratori e della loro dignità.”

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