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Territorio

Ad Alessandria mille social card sostituiranno il Reddito di Cittadinanza

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ALESSANDRIA- Per l’assessore Giorgio Laguzzi il numero è insufficiente

Ad Alessandria 1.000 Social Card sostituiranno il Reddito di Cittadinanza. Per l’assessore Giorgio Laguzzi il numero è insufficiente, avrebbero dovuto essere almeno 6.000.
Questo il comunicato diffuso oggi: “le misure sono insufficienti a coprire le necessità delle famiglie più povere, il Governo non scarichi i propri errori sui Comuni e sugli altri Enti territoriali. La riduzione della platea degli aventi diritto al RdC e la scarsità delle risorse messe in campo dalla carta solidale stanno portando molte persone a riversare negli uffici comunali le loro situazioni di disagio economico e spesso la loro frustrazione – è il commento di Giorgio Laguzzi, assessore alle politiche sociali della città di Alessandria. Siamo di fronte ad una potenziale “bomba sociale” a cui lo Stato deve rispondere tempestivamente: nella sola provincia di Alessandria, sono poco meno di 1000 i percettori di RdC che hanno appreso via SMS di aver perso il diritto al sussidio. Un numero così elevato di persone che nel giro di pochi giorni si trovino a non poter più usufruire, inaspettatamente, di una fonte di sostegno economico, rappresentano un fenomeno sociale molto delicato.”

“Ma non basta: l’ISTAT stima che nel nord-ovest il 7% della popolazione è in povertà assoluta, perciò è ragionevole pensare che ad Alessandria circa 6000-6500 persone sono sotto questa soglia, ciò significa che le 1000 card destinate alla nostra città sono del tutto insufficienti a soddisfare le necessità – men che meno a contrastare la povertà o l’inflazione per le fasce più deboli, considerando inoltre anche la scelta del Governo di rendere questa misura non strutturale e non erogata su base mensile, ma soltanto una tantum e con la cifra veramente esigua di €380.”

“Stiamo parlando pertanto di una scelta sbagliata, compiuta dal Governo, le cui gravi ripercussioni danneggiano i nostri concittadini più fragili. Inoltre, questa tensione si è già purtroppo scaricata sugli uffici e sui funzionari comunali che però non possono fare altro che attivare le sole 1000 social card che il Ministero ha destinato alla città, secondo i criteri stabiliti a Roma.”

“Chiediamo con forza che il Governo riconsideri con attenzione le sue scelte in materia di contrasto alla povertà o sostegno al reddito e che non abbandoni né le famiglie in difficoltà né gli enti locali – il Comune e gli altri Enti territoriali – che non sono oggi in grado di rispondere come vorrebbero alle necessità delle proprie concittadine e dei propri concittadini.”

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