Un risultato importante nella lotta al Covid in una regione che, dallo scorso 20 settembre, ha dato il via alla terza dose di vaccino per gli immunodepressi ed i trapiantati, convocati direttamente dai centri specializzati e che vede – per quanto riguarda il distretto dell’Azienda sanitaria locale di Alessandria – una tabella di marcia procedere in modo spedito, con circa 5500 terze dosi da somministrare già tutte programmate. Gli uffici dell’Asl Al stimano di concludere questa fase entro le prossime due settimane.
Nel frattempo, a livello nazionale, la terza dose, tramite l’ok del Comitato tecnico scientifico, è stata indicata anche per gli ottantenni, i residenti nelle Rsa ed il personale sanitario più fragile per età o patologie pregresse. Resta da scalfire l’indecisione di quella fetta di over 60 che – dati alla mano – non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale. In tutta la regione – su una popolazione di oltre 1,4 milioni rientranti in questa classe di età, ha già aderito il 90% e – di questi – oltre il 95% ha già completato il ciclo vaccinale.
Mancano all’appello ancora 158.000 ultrasessantenni, inclusi i 6.000 che hanno contratto il Covid negli ultimi 6 mesi. Fanno discutere, poi, le resistenze degli operatori sanitari che, solo a Torino – dopo avere ricevuto la convocazione – hanno presentato 550 certificati di esenzione, firmati da medici di base. Nel sistema sanitario alessandrino sono circa 150 le persone che fanno parte del personale e che ancora non si sono vaccinate: fra di loro ci sono anche donne – una quarantina – incinte, cui viene data libera scelta poiché a casa in maternità.
