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Sanità

Personale sanitario no vax a rischio sospensione anche nell’Alessandrino

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C’è un medico, Matteo Bassetti, che chiede la tutela dello Stato nei confronti delle persone che minacciano e lui, infettivologo del San Martino di Genova, ne ha ricevute di molto gravi ancora l’altro giorno. La sua colpa, per i no vax più eversivi: credere nell’efficacia del vaccino anti Covid e promuovere, di conseguenza, la campagna vaccinale.

Ecco, a Bassetti, queste frange di estremisti che non perdonano chi la pensa diversamente da loro, fanno paura. E così, mentre le aggressioni, anche se solo verbali, intimoriscono sempre di più i medici pro vaccino (e, fra questi, non c’è solo Bassetti), una fetta di mondo sanitario resta invece scettica e, a oggi, non ha alcuna intenzione di farsi inoculare nulla.

Va anche detto che – come ha spiegato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici“i dottori che non si sono vaccinati contro il coronavirus, pur dovendo rispettare l’obbligo relativo al vaccino covid per questo comparto imposto dalla legge, sono lo 0,2% del totale o forse anche meno. Stando ai dati della Presidenza del Consiglio – prosegue Anelli – sono 45mila gli operatori sanitari che hanno presentato un ricorso su un totale di 2 milioni, e dentro questo numero c’è di tutto: non solo le professioni sanitarie, ma anche, ad esempio, gli operatori socio-sanitari”. Anelli ha mitigato le acque, sottolineando che “i medici ad aver fatto ricorso sono davvero pochi”.

Resta però il fatto che sono state inviate molte le lettere di sollecito in tutt’Italia e altrettante le sospensioni che – va detto – riguardano nel complesso infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio e di ambulatorio, farmacisti, veterinari, che non abbiano fornito una giustificazione medica che li esenti dalla vaccinazione.

La speranza – visto che la sospensione è l’anticamera del licenziamento – è che questa linea dura induca il personale sanitario, gli indecisi e i timorosi, a prenotare la propria dose. Alla Città della Salute di Torino, fra i 10 dipendenti sospesi non c’era alcun medico.  Anche in provincia di Alessandria sono iniziati gli accertamenti su 1350 operatori sanitari non vaccinati, che hanno ricevuto i solleciti da parte dell’Asl Al. Il Servizio di igiene pubblica segnala che, di questi, 500 hanno nel frattempo provveduto all’inoculazione, mentre altri sono esenti per altri motivi. All’appello mancherebbero, quindi circa 700 sanitari, che rischiano la sospensione.

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