Entra in contatto con noi
Pubblicità
Post AD
Pubblicità
Post AD

Sanità

Piemonte, Assomed: “Piano per recupero liste d’attesa, ma senza i medici”

Pubblicato

il

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA UFFICIALE DI ANAAO ASSOMED PIEMONTE

La notizia che il piano per il recupero delle Liste d’attesa, finanziato dal Governo con 35 milioni di euro, preveda l’aumento del carico di lavoro per i medici, giunge inaspettata. Denunciamo l’assenza di condivisione delle scelte con i sindacati.

E mettiamo in chiaro un aspetto: molti colleghi ospedalieri lavorano da sempre fino alle 20.00, di pre-festivo, di festivo, di notte. E se non sono di guardia, sono reperibili, anche a Natale, Capodanno e il 1 Maggio.

Siamo abituati a non avere orari, a trascurare le nostre famiglie, non ci spaventa certo lavorare fino alle 20.00 o di pre-festivo.

Ci spaventa aggiungere dei turni pomeridiani e pre-festivi agli innumerevoli che già facciamo.  E farlo sempre con le stesse forze. La carenza di specialisti è oramai argomento abusato ma persiste: ad oggi quasi  tutti i reparti sono sotto organico e i colleghi colmano le carenze con un sovraccarico di lavoro. Come si può pensare di aggiungerne altro? 

È indispensabile che ai rappresentanti dei lavoratori cui, dopo l’emergenza Covid si richiede l’ennesimo sforzo a tutela dei cittadini, venga chiarito:

·        Se verranno coinvolti non solo gli specialisti ambulatoriali, ma anche i dirigenti ospedalieri

·        Con quali medici si erogheranno più prestazioni e quanti medici sono già stati assunti per ampliare gli orari degli ambulatori;

·        Con quale remunerazione (è necessario aprire un Tavolo di contrattazione, come fatto in Veneto, o in Piemonte, con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta)

·        Con quali contratti;

·        Se le attività saranno volontarie;

·        Se gli specializzandi potranno essere coinvolti nelle attività dei presidi ospedalieri maggiormente in difficoltà (o continueranno ad essere  concentrati in pochi reparti);

·    Se l’aumento delle attività ambulatoriali comporterà un ridimensionamento di quelle di ricovero, strada a nostro parere non percorribile.

Le domande sono assolutamente lecite, le risposte dovute ad una categoria che rischia di dover gestire una nuova ondata pandemica.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità
Post AD
X