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Sanità

La grande fuga dei medici ospedalieri in Piemonte

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA NOTA DI ANAAO ASSOMED PIEMONTE

Il lavoro in ospedale non è più attrattivo. Pochi decenni fa, essere assunti a tempo indeterminato in un reparto ospedaliero era un traguardo, l’obiettivo. Era il posto fisso di prestigio, che dava soddisfazione professionale, opportunità di carriera, una certa sicurezza economica. Ci si realizzava. A nessuno sarebbe mai venuto in mente di dimettersi dagli ospedali.

Oggi non è più così.

Nel 2019, dai dati del Conto Annuale del Tesoro, il 3,5% dei medici ospedalieri, contro il 2,9% della media nazionale, ha deciso di dare le dimissioni. Siamo la quarta Regione d’Italia come percentuale di medici che decidono di licenziarsi, dopo Marche, Veneto e Valle d’Aosta.

292 colleghi, che hanno visto un’alternativa migliore nel privato o nel lavoro sul territorio. Migliore dal punto di vista economico, forse, ma certamente di qualità di vita.

Le ASL che hanno registrato più abbandoni sono, in proporzione ai medici dipendenti, ASL AL, ASL VCO, ASL CN1, AO CN, AO AL, AOU NO, ASL VC. Quindi, si scappa più dalla provincia.

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