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Sanità

Torino: completato l’ospedale temporaneo “Valentino”

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TORINO – 11 giorni per 200 ore di cantiere e l’impegno di oltre 500 volontari, tra cui 400 del sistema di Protezione civile regionale, a quelli della Croce Rossa Italiana, della Maxiemergenza 118 e dalla Provincia autonoma di Trento, l’Associazione Nazionale dei Carabinieri.

È stata completata l’area sanitaria temporanea “Valentino” ospitata all’interno del V° padiglione ex Torino Esposizioni: 8.000 mq di superficie all’interno della quale sono state installate 55 tende per ospitare 455 posti letto (447 posti di degenza, 6 di sub intensiva e 2 di intensiva) destinati a pazienti a bassa intensità di cura al fine di alleggerire la pressione ospedaliera.

In particolare, 38 tende sono di proprietà della Regione Piemonte e della Maxiemergenza 118 tra le quali anche il modulo Field Hospital, EMT 2 (Emergency medical team), struttura unica in Italia e tra le sole 4 presenti in Europa. A queste si aggiungono 11 tende della Provincia Autonoma di Trento e 6 Croce Rossa Italiana.

Il V Padiglione, messo a disposizione dal Comune di Torino, su richiesta dell’Unità di crisi della Regione Piemonte e con la collaborazione della Prefettura di Torino accoglierà i posti letto che saranno gestiti in forma integrata dalla AOU Città della Salute di Torino e dall’Asl Città di Torino.
Il costo della realizzazione è di 1,5 milioni di euro, che il Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo ha concesso alle Aziende sanitarie a cui è in capo la realizzazione dell’opera.

Terminati i lavori e finalizzata la formazione del personale l’area sanitaria Valentino sarà operativa a partire da domenica 22 novembre. Sarà gestita in forma integrata dalla AOU Città della Salute di Torino, dall’Asl Città di Torino e dalla Maxiemergenza 118. La Centrale 118 e il sistema di emergenza territoriale si occuperà, invece, di trasporti sanitari e di quelli in emergenza.

Una prima fase prevede l’avvio di 100 posti letto con un corpo sanitario che include 15/20 medici, 24 infermieri, 48 OSS, 1 tecnico di radiologia, 1 tecnico di laboratorio e 2 amministrativi. La seconda fase prevede un’attivazione graduale di posti letto in base alla necessità con una dotazione massima di 43 medici, 90 infermieri, 200 OSS, 2 tecnici di radiologia, 2 tecnici di laboratorio e 4 amministrativi.

Saranno inoltre inseriti, a supporto delle attività, medici specializzandi e studenti delle professioni sanitarie dell’Università degli Studi di Torino, in numero variabile. Sulla totalità dei posti letto 350 circa sono dotati di presa fissa per la distribuzione dell’ossigeno, mentre per i restanti saranno utilizzate le bombole portatili. Sia nelle tende che negli altri spazi sono state installate circa 100 telecamere. Ogni tenda è dotata di rilevatori di fumo, sensori per la concentrazione di ossigeno e campanello di allarme visivo e sonoro. Sarà disponibile anche un laboratorio mobile per le attività di visita pazienti con postazione radiologica ed ecografica.

Scelto tra diverse strutture messe a disposizione, il Padiglione V è risultato il più idoneo in termini di capienza e di sicurezza. Come illustrato nella relazione tecnica dell’ing. Carlo Sala, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’Aou Città della Salute di Torino, la struttura è infatti dotata di certificato di idoneità statica fin dal 2013 ed è stato testato con prove di carico nel 2018 in occasione di uno studio commissionato dal Politecnico di Torino confermando la sicurezza dal punto di vista strutturale.

Lo stesso studio rileva che il livello di sicurezza sismica è in linea con quello di molti edifici dello stesso periodo normalmente in uso. Nessun rischio dal punto di vista idrogeologico in caso di alluvione dal momento che il pavimento si trova 4 metri più in alto rispetto ai livelli di piena eccezionali del fiume Po e tutte le operazioni di drenaggi dell’acqua e pulizia di canaline sono state eseguite. Dal punto di vista dell’aereazione il Padiglione sono state installate macchine di areazione che consentono il ricambio di tutta l’aria presente due volte all’ora.

I lavori di realizzazione sono stati coordinati dal Commissario generale dell’Unità di crisi Vincenzo Coccolo, con il supporto del Commissario per l’area giuridico amministrativa Antonio Rinaudo e il responsabile della Maxiemergenza 118 Mario Raviolo.

«L’area allestita al Padiglione V di Torino Esposizioni resterà operativa fino a quando non saremo usciti del tutto dalla pandemia – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Per questo, quando la pressione ospedaliera sarà rientrata e il padiglione sanificato potrà essere destinato a un altro uso, lo candidiamo a ospitare le operazioni di vaccinazione anti Covid che verranno organizzate insieme al Governo. Il report settimanale conferma un rallentamento significativo della velocità del contagio ed in particolare segnala un RT che scende ancora rispetto all’1,37 della scorsa settimana e si avvicina sensibilmente al valore 1. Sono sicuramente segnali positivi che dimostrano che il Piemonte sta facendo un percorso virtuoso, ma dobbiamo continuare a lavorare con prudenza e rigore per puntare al ritorno ad una normalità stabile. Per questo individueremo, con l’aiuto dei nostri epidemiologi, un meccanismo per riaprire che possa davvero riportare il Piemonte fuori dalla crisi per sempre».

«Un paio di settimane fa – evidenzia la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino – quando la Regione e l’Unità di crisi della Protezione civile ci hanno manifestato il bisogno di allestire uno spazio cittadino da dedicare alle cure dei malati Covid, la Città ha messo subito a disposizione diverse strutture e, tra queste, è stato scelto da Regione e Unità di crisi il Padiglione V al Valentino. Negli ultimi giorni è stato svolto un lavoro veramente grande. In pochissimo tempo una struttura che era inutilizzata è diventata un luogo dove si potrà dare maggiore supporto all’attività del sistema sanitario, quindi un luogo che potrà concretamente aiutare il territorio e la comunità ad affrontare questa emergenza».

«In questo complesso e delicatissimo periodo stiamo lavorando tutti con un unico obiettivo: il contrasto all’epidemia e la sconfitta del virus – commenta il Prefetto di Torino Claudio Palomba –. Come dimostra bene anche la realizzazione di quest’area sanitaria la chiave sta nella collaborazione interistituzionale. La collaborazione è la linea distintiva di questo periodo. Tutte le misure infatti, al netto delle specifiche competenze, sono passate da un confronto per fronteggiare insieme le criticità».

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